FacebookInstagramXWhatsApp

La battaglia per il clima passa dalle stelle marine

Le stelle marine girasole sono decisive per l'equilibrio degli ecosistemi oceanici e - indirettamente - per tenere bassa la concentrazione di CO2. Ma stanno scomparendo
Clima2 Agosto 2021 - ore 08:38 - Redatto da Redazione Meteo.it
Clima2 Agosto 2021 - ore 08:38 - Redatto da Redazione Meteo.it
(foto: Wikimedia Commons)

Il contrasto al cambiamento climatico è diventato una priorità in moltissimi paesi del mondo, ed è una lotta senza quartiere. Tra gli innumerevoli problemi da affrontare, a volte globali e altre con manifestazioni locali, c'è anche quello della scomparsa delle stelle marine girasole, una specie molto importante per l'equilibrio degli ecosistemi marini. Negli ultimi anni, infatti, questi animali predatori stanno progressivamente scomparendo, e questo causa un circolo vizioso e una reazione a catena dagli effetti devastanti non solo per gli oceani, ma più in generale per l'ambiente e per il clima del nostro pianeta.

Predatori temibili, ma fondamentali

Pycnopodia helianthoides, meglio nota some stella marina girasole, è una particolare specie di stella marina dalle dimensioni molto elevate. Gli esemplari possono raggiungere il metro di diametro, e possiedono un numero di raggi (in sostanza, tentacoli) variabile tra i 16 e i 24. A dispetto del loro nome vagamente romantico e tenero, si tratta di animali molto feroci, che si muovono a grande velocità per catturare le loro prede come ricci di mare, vongole, stelle marine di più piccole dimensioni, eccetera. Nella loro caccia non lasciano alcuno scampo, proprio grazie ai lunghi tentacoli di cui sono dotate. Vivono nelle foreste di kelp, o foreste di laminariali, composte da alghe brune giganti caratteristiche delle zone costiere degli oceani temperati e polari. Per esempio, se ne trovavano in grandi quantità nell'oceano pacifico e nei mari americani tra Alaska e California.

Meno stelle marine, più anidride carbonica

Questi abili predatori hanno un ruolo essenziale per il pianeta Terra: anzitutto per l’equilibrio degli ecosistemi marini, e inoltre perché incidono notevolmente sulla riduzione dell’impatto dell’inquinamento. Ma in che modo le stelle marine favoriscono la lotta al riscaldamento globale? Questi animali così preziosi vivono, come anticipato, a stretto contatto con le foreste sottomarine di alghe, e queste ultime svolgono un ruolo essenziale nell’assorbimento dell’anidride carbonica poiché sono ovviamente in grado di svolgere la fotosintesi clorofilliana.

(foto: StockSnap/Pixabay)

La sopravvivenza delle alghe è strettamente collegata a quella delle stelle marine girasole. Infatti, una delle principali prede delle stelle marine sono i ricci di mare viola (Strongylocentrotus purpuratus), che si cibano delle radici con cui le laminariali si ancorano alle rocce. Sintetizzando, quindi, se diminuiscono le stelle marine aumentano i ricci di mare viola, i quali divorano le foreste di kelp determinando di conseguenza una minore capacità di assorbimento di anidride carbonica.

Qualche numero? In California, per esempio, a seguito della quasi totale scomparsa delle stelle marine girasole si è verificata una riduzione del 95% della foresta di kelp. Un esempio emblematico e drammatico di come sia stato rotto uno dei sottili equilibri che regolano gli ecosistemi viventi: basta un piccolo cambiamento, infatti, per causare danni irreparabili e devastanti.

Una terribile pandemia marina

Quello che preoccupa scienziati ed esperti di clima in tutto il mondo è soprattutto la rapidità con cui le stelle marine girasole stanno scomparendo. In particolare tra il 2013 e il 2017 si è registrato un crollo del numero di animali di questa specie a causa di un’epidemia di origine sconosciuta. In termini quantitativi, si ritiene che ne siano state uccise 5,57 miliardi, pari a circa il 91% della popolazione globale. Gli esemplari malati erano vittime di lesioni sempre più grandi e sparse per tutta la superficie del corpo, causando la perdita dei raggi e la progressiva incapacità di muoversi.

Nonostante non si conosca l’agente patogeno che ha causato questo disastro, si pensa che abbia influito negativamente - amplificatone gli effetti letali - l’aumento della temperatura media globale della Terra, e in particolare degli oceani. A certificare il pericolo a cui si sta andando incontro, l’Unione internazionale per la conservazione della natura ha dichiarato le stelle marine girasole criticamente in via d’estinzione.

(foto: Unsplash)

Un nuovo modo per ripopolare gli oceani

Gli effetti negativi della scomparsa delle stelle marine girasole sono tanto pericolosi quanto gravi sia per gli ecosistemi marini sia per la lotta al cambiamento climatico. Per porre rimedio alla progressiva estinzione di questi animali è nata l’idea di allevarli in cattività, salvaguardando i pochi esemplari sopravvissuti all’epidemia che li ha sterminati durante il decennio scorso.

Come è facile intuire, le difficoltà pratiche sono parecchie, e la creazione di una nuova generazione di stelle marine girasole sfruttando la tecnologia della fecondazione in vitro è una vera e propria sfida. Dopo qualche tentativo non andato a buon fine, ora i primi risultati si stanno vedendo e alcuni esemplari hanno superato l’anno di vita. Ora l’obiettivo è ripopolare i mari e gli oceani, anche se il primo decisivo passo sarà identificare l’agente patogeno che ha scatenato la loro quasi-estinzione, e il secondo è trovare una soluzione per sconfiggerlo.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Allarme pesci contaminati da Pfos: in Italia fino a 900 volte oltre i limiti
    Ambiente12 Settembre 2025

    Allarme pesci contaminati da Pfos: in Italia fino a 900 volte oltre i limiti

    Un rapporto europeo rilancia l’allarme per la presenza nelle acque e nei pesci degli inquinanti Pfas, e in particolare di Pfos.
  • Pesce lumaca: niente paura, la nuova creatura degli abissi sembra un simpaticone
    Ambiente11 Settembre 2025

    Pesce lumaca: niente paura, la nuova creatura degli abissi sembra un simpaticone

    Emerge dagli abissi una nuova specie di pesce lumaca, un pesciolino rosa molto più simpatico di altri vicini dei fondali oceanici.
  • Scomparsa delle vongole dal mare: cosa sta succedendo?
    Ambiente9 Settembre 2025

    Scomparsa delle vongole dal mare: cosa sta succedendo?

    La scomparsa delle vongole dal mare sta preoccupando non poco gli addetti del settore. Cosa sta accadendo e dove? Ecco tutte le ultime news
  • Sempre più sfere di Nettuno nel Mediterraneo: cosa sono e da dove provengono
    Ambiente8 Settembre 2025

    Sempre più sfere di Nettuno nel Mediterraneo: cosa sono e da dove provengono

    Le sfere di Nettuno svolgono un ruolo chiave nella protezione dei fondali marini: ecco cosa sono e perché la loro comparsa è più frequente negli ultimi anni.
Ultime newsVedi tutte


Meteo, quanto durerà il caldo estivo? La tendenza da venerdì 19 settembre
Tendenza16 Settembre 2025
Meteo, quanto durerà il caldo estivo? La tendenza da venerdì 19 settembre
Anticiclone protagonista tra venerdì e il weekend, con tempo stabile e caldo anomalo. Per l'inizio della settimana, però, si conferma una svolta.
Meteo: da giovedì 18 alta pressione africana ben salda e caldo anche in montagna. La tendenza
Tendenza15 Settembre 2025
Meteo: da giovedì 18 alta pressione africana ben salda e caldo anche in montagna. La tendenza
La settimana appena iniziata proseguirà all'insegna dell'Anticiclone africano che sarà saldissimo da Nord a Sud soprattutto da giovedì 18.
Meteo: picchi di caldo estivo a metà settembre! Quanto durerà?
Tendenza14 Settembre 2025
Meteo: picchi di caldo estivo a metà settembre! Quanto durerà?
Estate settembrina in arrivo sull'Italia, dove soprattutto a metà della prossima settimana si avrà caldo fuori stagione ovunque, anche sulle Alpi
Mediaset

Ultimo aggiornamento Martedì 16 Settembre ore 11:55

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154