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Solstizio d’inverno 2021, quand'è e cosa c'è da sapere

Il solstizio d'inverno non cade sempre lo stesso giorno, ma può variare tra il 21 e il 22 dicembre
20 Dicembre 2021 - ore 08:30 Redatto da Redazione Meteo.it
20 Dicembre 2021 - ore 08:30 Redatto da Redazione Meteo.it
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(foto: Unsplash)

Già da alcune settimane stiamo facendo i conti con il freddo e le nevicate su tutta la nostra penisola, ma tecnicamente - dal punto di vista astronomico - siamo ancora in autunno. Infatti il solstizio d’inverno, ossia il momento che sancisce il passaggio convenzionale dall'autunno all'inverno, è quest'anno nel pomeriggio di martedì 21 dicembre. Si tratta del dì più corto dell’anno nell’emisfero boreale, celebrato con riti e festeggiamenti in tantissimi paesi del mondo, ricordando i popoli antichi che attendevano questo giorno per celebrare il ritrovato allungamento delle ore di luce.

Cos'è il solstizio d'inverno

Il solstizio d'inverno non cade sempre esattamente lo stesso giorno, ma può variare tra il 21 e il 22 dicembre, ritardando di circa 6 ore ogni anno per poi essere resettato in corrispondenza dell’anno bisestile.

Dal punto di vista astronomico, questo evento rappresenta il momento esatto in cui i raggi del Sole raggiungono la massima inclinazione nell’emisfero boreale, cadendo perpendicolari al tropico del Capricorno (23° a sud dell'equatore). Proprio per questo motivo il Sole, nel suo arco apparente, raggiunge per l'emisfero boreale la minima altezza nella volta celeste, e di conseguenza si verifica il dì più breve e la notte più lunga dell’anno.

Per il 2021 il momento preciso del solstizio sono le ore 16:59 del 21 dicembre (ora italiana), segnando il definitivo passaggio dalla stagione autunnale a quella invernale. In questa giornata nella città di Milano il Sole sarà presente nel cielo solamente per 8 ore e 46 minuti, mentre per esempio a Roma per 9 ore e 6 minuti, proprio perché ci si trova più a sud e quindi a una distanza minore dall’equatore. Per chi si trova più a nord, invece, il dì sarà ancora più breve, e spostandosi fuori dall'Italia verso il polo nord si arriverà al totale azzeramento delle ore di luce.

L'alternanza delle stagioni è dovuta all'inclinazione dell'asse di rotazione terrestre rispetto al piano di rivoluzione intorno al Sole (foto: Wikimedia Commons)

Come è facile intuire, nell’emisfero australe si verifica esattamente il contrario: il solstizio d'inverno segna il passaggio dalla primavere all'estate, e si verifica in concomitanza con la giornata più lunga dell'anno.

Tutti i falsi miti sul solstizio d'inverno

Molto spesso si tende ad attribuire al solstizio delle caratteristiche che non possiede. Come detto, in corrispondenza di questa data nell’emisfero boreale si registra la più breve durata del dì, ma questo non significa affatto che sia il giorno con il tramonto più anticipato. Dopo il 21 di dicembre, infatti, le giornate cominceranno in effetti ad allungarsi, ma le ore di luce durante il pomeriggio stanno crescendo già da qualche settimana.

Con piccole variazioni da città a città, il tramonto del Sole più anticipato avviene all’inizio di dicembre, per poi ricominciare lentamente a spostarsi in avanti. Infatti, in corrispondenza del solstizio d’inverno, le città italiane hanno già guadagnato qualche minuto in più di luce nel pomeriggio. Al mattino invece, ovviamente, il Sole ha continuato a sorgere sempre più tardi.

(foto: Pixabay)

Un’altra falsa credenza riguarda la distanza tra la Terra e il Sole: il parametro astronomico che caratterizza il solstizio è l’inclinazione dei raggi solari, non la separazione chilometrica tra il nostro pianeta e la nostra stella. Inoltre, il solstizio non di per sé a che vedere con la temperatura, ed è sbagliato pensare che coincida con la giornata più fredda dell’anno.

A tal proposito occorre precisare la differenza tra inverno astronomico e metereologico: il primo, come detto, inizia in corrispondenza del solstizio, mentre il secondo è già cominciato convenzionalmente da qualche settimana, per la precisione il 1° dicembre, e proseguirà fino al 28 febbraio 2022 (negli anni bisestili fino al 29 febbraio). Per quanto riguarda le temperature, in generale le giornate più fredde dell’anno nella nostra penisola si verificano nella seconda parte del mese di gennaio, e quindi decisamente dopo il 21 dicembre.

Dove si festeggia il solstizio

Quando si parla di solstizio, il luogo più affascinante per storia e cultura è Stonehenge: il celebre sito archeologico situato a sud di Londra, dove in concomitanza dell’inizio dell’estate e dell’inverno si verificano giochi di luce particolarmente affascinanti, è in grado di attirare molti turisti e dare vita e feste popolari. In alcune città inglesi, come per esempio Brighton, le persone come da tradizione sfilano con in mano delle lanterne di carta di diverse forme.

(foto: Pixabay)

Il passaggio metaforico dalle tenebre alla luce durante il giorno del solstizio invernale veniva celebrato anche dai popoli antichi: questo evento era molto atteso nella tradizione celtica, in quella germanica e nell’antica Roma, tanto che in quell'unico giorno nessuno era considerato schiavo.

Oggi, alcune tradizioni sono ancora valide, e altre sono cambiate, ma in ogni caso il solstizio rimane un evento molto sentito in varie parti del mondo. Per esempio, in Cina il giorno del solstizio si festeggia il Donghzi, un’occasione per passare del tempo con la famiglia e mangiare dei piatti tipici. Gli iraniani, invece, trascorrono la notte più lunga dell’anno in compagnia, festeggiando la Yalda (che in italiano si può tradurre come nascita, intesa come vittoria della luce sull’oscurità): in questa occasione si mangiano cibi che richiamano i colori dell’alba e della passione come il melograno e l'anguria.

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