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Vaccino antinfluenzale, come funziona quest'anno

Ecco perché è importante aderire alla prossima campagna vaccinale stagionale
20 Ottobre 2021 - ore 10:47 Redatto da Redazione Meteo.it
20 Ottobre 2021 - ore 10:47 Redatto da Redazione Meteo.it
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(foto: Unsplash)

Durante l’inverno scorso i casi di influenza stagionale registrati sul territorio italiano sono stati decisamente pochi se confrontati con le annate precedenti, ma quest’anno le premesse sono ben diverse. L’allentamento delle misure per la prevenzione dal Covid-19 potrebbe causare, infatti, una crescita significativa dei casi. In buona sostanza, molti scienziati sono concordi nell’affermare che l’influenza tornerà a colpire come nella vecchia normalità, e per questo occorre prepararsi.

Come è già stato sottolineato da più voci, minimizzare il numero di malati di influenza stagionale permette tra le altre cose di ridurre il rischio di confonderla con l’infezione da nuovo coronavirus, soprattutto considerando che i sintomi nelle fasi iniziali sono molto simili, dato che si tratta in entrambi i casi di un'infezione virale prevalentemente delle vie aeree. Per questi e altri motivi - come per esempio il fatto in sé di limitare il numero di complicanze, ricoveri e decessi da influenza - è importante procede in modo esteso e capillare con la campagna del vaccino antinfluenzale. Alcune regioni italiane hanno già cominciato a somministrare le prime dosi, mentre altre aspetteranno la fine del mese di ottobre o al più tardi i primi giorni di novembre.

A chi deve essere somministrato il vaccino

Per prima cosa occorre chiarire che il vaccino antinfluenzale è sicuro ed efficace, e inoltre è indicato per tutte le persone con eccezioni quasi inesistenti. Ci sono categorie specifiche - però - per cui è particolarmente raccomandato, e di conseguenza gratuito: persone con età pari o superiore a 65 anni, donne in gravidanza o nel periodo immediatamente successivo al parto e chiunque sia affetto da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza. Vale a dire diabete, insufficienza renale, tumori, disturbi del sistema immunitario, malattie a carico dell’apparato respiratorio, patologie dell’apparato cardiocircolatorio e altre condizioni specifiche. A questi si aggiungono i malati ricoverati in strutture per la lungo-degenza, i familiari e i contatti stretti di persone ritenuti a rischio, i medici e tutto il personale sanitario.

(foto: Pixabay)

Ci sono poi tutta una serie di figure professionali per cui il vaccino rimane fortemente consigliato, come i vigli del fuoco, le forze dell'ordine, gli addetti ai servizi pubblici e le varie categorie di lavoratori pubblici. Infine, è fortemente raccomandato anche per i donatori di sangue, soprattutto al fine di proteggere chi necessita di terapie trasfusionali.

Gli unici casi in cui il vaccino non deve essere somministrato riguardano i bambini al di sotto dei 6 mesi di età, chi ha avuto una reazione allergica acuta a seguito della somministrazione di una precedente dose di vaccino e chi ha una delle specifiche malattie che provocano una controindicazione temporanea alla pratica vaccinale.

Anti Covid-19 e antinfluenzale, insieme

Qualche settimana fa è arrivato il via libera del nostro Ministero della salute per procedere alla somministrazione contemporanea del vaccino contro il Covid-19 e di quello contro l’influenza stagionale. Dato che la campagna vaccinale antinfluenzale è di fatto concomitante con l'iniezione della terza dose (o dose addizionale) del vaccino anti-Covid-19, questa novità rappresenta un'importante opportunità per accelerare i tempi e procedere più rapidamente all’immunizzazione da entrambe le infezioni virali.

(foto: Guvo59/Pixabay)

Insieme al vaccino contro l’influenza stagionale sarà possibile effettuare in generale un'altra somministrazione concomitante, di un qualunque altro vaccino previsto dal Piano nazionale per la prevenzione vaccinale. Fanno eccezione solo i vaccini vivi attenuati (possono esserlo quelli per morbillo-orecchioni-rosolia, varicella, herpes zoster, febbre gialla e rotavirus), per i quali in via precauzionale si richiede un distacco temporale di almeno 14 giorni rispetto all'antinfluenzale.

Le farmacie sono in prima linea per la campagna vaccinale antinfluenzale 2021-2022, perché potranno inoculare il farmaco a tutte le persone dai 18 anni in su, come stabilito da un emendamento di luglio già approvato alla Camera e al Senato. Come è facile intuire, non sarà possibile in tutte le farmacie procedere all’iniezione, ma l’adesione delle singole farmacie alla campagna sarà libera, come è già avvenuto per la campagna vaccinale anti Covid-19. Per poter procedere alla somministrazione della dose sarà necessario procedere tramite appuntamento. Se sono presenti locali esterni, questi potranno essere adibiti alla pratica vaccinale, altrimenti il vaccino potrà essere inoculato solo in orario di chiusura della farmacia stessa.

(foto: Unsplash)

Soprattutto nelle grandi città, l’utilizzo delle farmacie come presidio di prossimità rappresenta un’importante semplificazione per l’intero iter vaccinale, oltre a consentire innumerevoli vantaggi per la popolazione. Si è visto come, grazie al rapporto di fiducia che si instaura con il farmacista, sia possibile più spesso superare le reticenze dei pazienti, convincendoli più facilmente a vaccinarsi. Un ruolo importante per promuovere la campagna vaccinale spetta anche ai medici di medicina generale e ai pediatri, chiamati (e tenuti) a informare e a promuovere l’adesione alla vaccinazione.

Ogni zona ha le sue regole

Ciascuna regione e provincia autonoma si organizza con proprie norme locali per la realizzazione della campagna vaccinale. Appunto per questo motivo, anche l’inizio delle vaccinazioni e la procedura per la prenotazione variano in base alla zona geografica di appartenenza. Ci sono casi virtuosi come la Campania, dove le dosi sono state consegnate già nel mese di settembre, e il Lazio, dove le somministrazioni combinate del vaccino antinfluenzale e contro il Covid-19 sono iniziate per prime in Italia.

Viceversa, in alcune regioni che procedono più a rilento occorre aspettare ancora, sia per l’iniezione effettiva sia per la prenotazione. Uno degli esempi in questo senso è il Veneto, che però ha già comunicato il momento di avvio della campagna: martedì 2 novembre. In altre regioni, invece, mancano ancora comunicazioni ufficiali. Pur essendoci grande eterogeneità nei calendari, però, nella maggior parte dei casi la prenotazione del vaccino avviene o avverrà in modo simile, grazie a una piattaforma informatica dedicata messa a disposizione dalle Asl territoriali.

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