FacebookInstagramXWhatsApp

Com'è cambiata la mortalità nel 2020 in Italia?

I numeri raccontano il drammatico impatto diretto e indiretto della pandemia sui decessi nel nostro paese
Salute16 Aprile 2021 - ore 08:08 - Redatto da Redazione Meteo.it
Salute16 Aprile 2021 - ore 08:08 - Redatto da Redazione Meteo.it
(foto: Leo2014/Pixabay)

Il 2020 è stato profondamente segnato dalla pandemia da Covid-19, che ha causato i ben noti enormi problemi sanitari, economici, sociali e ambientali. Uno dei dati più allarmanti, arrivato nelle ultime settimane, è l’incremento nel numero di decessi riscontrato dal febbraio dell'anno scorso in poi. Il tasso di mortalità è aumentato in tutto il mondo, ma in particolare in Italia i numeri sono tra i peggiori d'Europa. Facendo riferimento, in particolare, ai dati prodotti dall'Istituto nazionale di statistica (l'Istat), i decessi complessivi del 2020 in Italia sfiorano le 750mila persone: il numero più alto mai registrato dopo la Seconda guerra mondiale.

Le cifre da record dei decessi

Rispetto agli anni immediatamente precedenti, in termini assoluti il 2020 ha fatto segnare un importante aumento dei decessi. Considerando in maniera complessiva tutte le cause di morte, l'anno scorso sono stati registrati per la precisone 746.146 decessi, oltre 100mila in più rispetto alla media dei 5 anni precedenti, pari ad un aumento del 15,6%.

A rendere ancora peggiore questi dati è un ulteriore elemento: i primi due mesi dello scorso anno sono stati perfettamente in linea con i dati degli anni precedenti. Questo evidenzia come l'incremento della mortalità nei 10 mesi successivi - da marzo a dicembre - sia arrivato addirittura al 20,4%. In particolare, nei mesi di marzo, aprile e novembre l'aumento ha toccato dei picchi di quasi il 50% rispetto agli stessi periodi del 2019. La causa di questo improvviso balzo è senza dubbio da attribuire, sia direttamente sia indirettamente, alla pandemia.

(foto: Leo2014/Pixabay)

Dai rapporti congiunti di Istat e Istituto superiore di sanità (l'Iss) emerge che, complessivamente, a livello nazionale i decessi a causa delle complicanze derivanti dal Covid-19 sono il 10,2% del totale. Vale a dire, poco più di 75mila persone.

Mortalità nelle varie fasce di età

L’età media dei pazienti morti a causa del Covid-19 è 81 anni, esattamente trent'anni in più rispetto all'età media delle persone che sono state infettate (secondo i dati ufficiali), pari a 51 anni. Appare evidente che la fascia di età maggiormente colpita dalla malattia e dalle sue conseguenze è quella degli anziani. Dati alla mano, si può concludere che l'incremento delle morti nella fascia degli over 80 è responsabile del 76,5% di quei 100mila morti in più che hanno caratterizzato il 2020 italiano.

Dal rapporto Mev(i)-Mortalità evitabile emerge inoltre che, anche nella fascia di età compresa tra zero e 74 anni, il numero di decessi nel corso del 2020 è cresciuto in maniera più che apprezzabile. Si è passati da 154mila del 2019 a 176mila del 2020, e di quest'ultimo dato circa 15mila decessi sono imputabili direttamente all'infezione da Covid-19.

Le differenze di mortalità tra paesi

A livello europeo, i dati relativi alla mortalità nel 2020 sono tutt'altro che uniformi. I numeri peggiori sono stati registrati in Spagna e Polonia, che nel periodo tra marzo e dicembre 2020 hanno rilevato un incremento rispettivamente del 23,6% e del 23,2%. Meno gravi invece sono quelli relativi ai Paesi Bassi (+14,7%), alla Francia (+13,2%) e alla Germania (+7,0%).

Il virus ha creato problemi al sistema sanitario di tutta l'Italia, ma le differenze non sono solo a livello internazionale. L'impatto della pandemia e della conseguente mortalità, infatti, non è stato uniforme in tutte le regioni del nostro paese. Valutando il numero di decessi per 100mila abitanti, i dati peggiori arrivano dalla Sicilia e dalla Campania, con un numero di morti nella fascia 0-74 anni pari rispettivamente a 322 e 357. Al contrario, invece, le regioni che hanno mantenuto il tasso di mortalità più basso sono Marche, Umbria, Veneto e Trentino. Su questi dati, ovviamente, non ha inciso solo il Covid-19.

(foto: Fernandozhiminaicela/Pixabay)

La mancata prevenzione aumenta i decessi

Tanto dal punto di vista statistico quanto umano, si teme che i danni derivanti dalla pandemia sul sistema sanitario possano determinare problemi importanti anche per la gestione delle altre patologie. Come abbiamo già raccontato qui su Meteo.it, la pandemia ha determinato ritardi nelle diagnosi e nelle terapie, con probabili effetti negativi importanti nel breve e, soprattutto, nel medio e lungo periodo.

Nel corso del 2020 c'è stata infatti un vero e proprio boom di mancati controlli, oltre che di rinvii di interventi chirurgici e posticipazioni di prestazioni sanitarie e visite di routine varie. In particolare, a preoccupare è la prevenzione oncologica: i test di screening saltati nel corso del 2020 sono stati oltre 2 milioni, di cui 600mila solo quelli mammografici. L'anno scorso il numero di tumori diagnosticati è sceso di quasi il 25%, passando dai 111mila del 2019 agli 83mila del 2020. Questi presumibili 27mila tumori non diagnosticati si presenteranno nei prossimi anni, e i ritardi nelle diagnosi potranno avranno effetti molto negativi sull'efficacia delle terapie.

Insomma, è ancora presto per fare un bilancio realistico dei danni diretti e indiretti causati dalla pandemia in termini di mortalità. Nel frattempo, dalla fine del 2020 a oggi, i decessi in Italia legati al Covid-19 hanno superato quota 115mila. E sarà decisivo, nei prossimi mesi, non solo arrestare l'ondata di contagi ma anche incrementare il sistema di screening verso tutte le altre patologie.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Lebbra, rari casi in Europa dopo 30 anni: come si trasmette e perché il rischio è basso
    Salute19 Dicembre 2025

    Lebbra, rari casi in Europa dopo 30 anni: come si trasmette e perché il rischio è basso

    A distanza di oltre trent’anni, in Europa si registrano nuovi casi di labbra: come si trasmette e perché il rischio in Italia è basso.
  • Certificato di malattia online 2025: tutte le novità e come ottenerlo
    Salute10 Dicembre 2025

    Certificato di malattia online 2025: tutte le novità e come ottenerlo

    Novità in arrivo per il certificato di malattia: potrà essere rilasciato tramite televisita, evitando così di presentarsi nello studio medico.
  • Nuovo focolaio di legionella a Milano: 11 contagi e una vittima confermata
    Salute24 Novembre 2025

    Nuovo focolaio di legionella a Milano: 11 contagi e una vittima confermata

    Focolaio di legionella a Milano nella zona di San Siro: 11 casi, un decesso e indagini in corso.
  • Dove si vive più a lungo in Italia: la classifica delle regioni
    Salute13 Novembre 2025

    Dove si vive più a lungo in Italia: la classifica delle regioni

    L’Italia continua a essere uno dei Paesi più longevi al mondo grazie a una combinazione di ambiente, tradizioni, alimentazione e reti sociali solide.
Ultime newsVedi tutte


Meteo: ultimi giorni dell'anno con alta pressione! A Capodanno cambia qualcosa
Tendenza25 Dicembre 2025
Meteo: ultimi giorni dell'anno con alta pressione! A Capodanno cambia qualcosa
Gli ultimi giorni dell'anno saranno segnati da alta pressione con tempo stabile e clima piacevole. Tra San Silvestro e Capodanno cambia qualcosa.
Meteo, il 2025 si chiude con l'alta pressione? La tendenza fino a Capodanno
Tendenza24 Dicembre 2025
Meteo, il 2025 si chiude con l'alta pressione? La tendenza fino a Capodanno
Dopo il maltempo, probabile fase più stabile negli ultimi giorni del 2025. Per Capodanno si profilerebbe l'afflusso di aria più fredda. La tendenza meteo
Meteo, Santo Stefano tra schiarite e qualche pioggia: la tendenza
Tendenza23 Dicembre 2025
Meteo, Santo Stefano tra schiarite e qualche pioggia: la tendenza
Santo Stefano con qualche pioggia in Sardegna, medio Adriatico e Sud. Schiarite altrove con freddo nella norma. La tendenza meteo per i giorni successivi
Mediaset

Ultimo aggiornamento Venerdì 26 Dicembre ore 01:06

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154