FacebookInstagramXWhatsApp

Liridi 2021, il picco delle stelle cadenti è tra il 21 e il 22 aprile

Ecco tutto quello che c'è da sapere per godersi al meglio le scie luminose
Spazio21 Aprile 2021 - ore 08:04 - Redatto da Redazione Meteo.it
Spazio21 Aprile 2021 - ore 08:04 - Redatto da Redazione Meteo.it
(foto: OpenClipart-Vectors/Pixabay)

Nella notte tra mercoledì 21 aprile e giovedì 22 aprile 2021 è previsto il culmine di uno dei più attesi spettacoli naturali visibili dalla Terra: si tratta delle Liridi (LYR in sigla), non a caso note anche come le stelle cadenti di primavera. Per scorgere le scie luminose lasciate dalle meteore che si incendiano nell'atmosfera basterà guardare in direzione nord-est e cercare la luce della stella Vega, ossia la più brillante della costellazione della Lira, da cui lo sciame meteorico stesso prende il nome.

Tra le più antiche stelle cadenti

Le Liridi sono uno sciame meteorico molto regolare in termini temporali, che si osserva sempre nella seconda parte del mese di aprile, in particolare nelle due settimane dal 15 al 28. Il radiante, ossia il punto del cielo da cui le scie luminose sembrano originarsi rispetto a un osservatore che si trova a terra, è localizzato nella costellazione della Lira. Una costellazione piuttosto piccola, ma facile da individuare grazie alla propria stella alfa (la più luminosa, ossia la già vitata Vega), che è tra le più brillanti di tutta la volta celeste.

Una rappresentazione schematica del radiante delle Liridi rispetto alla costellazione della Lira e alla stella Vega (immagine: Wikimedia Commons)

Anche lo sciame meteorico stesso delle Liridi è molto luminoso, ed è tra i più facili da osservare grazie alla frequenza piuttosto elevata raggiunta nelle nottate di picco: si mantiene infatti una media pari a 10-30 meteore ogni ora, con punte fino a 10 volte maggiori. Vale a dire che, nei momenti di massima intensità delle annate più fortunate, se ne possono vedere fino a 5 al minuto.

Questo sciame meteorico è particolarmente famoso perché è uno tra i gruppi di stelle cadenti più antichi: il primo avvistamento, infatti, risale addirittura a circa 2.700 anni fa, a opera dei popoli della Cina. L’origine delle Liridi è da attribuire alla cometa di lunghissimo periodo C/1861 G1 Thatcher, che ha un'orbita intorno al Sole di circa 415 anni. Avendola avvistata l'ultima volta nel 1868, il prossimo incontro (relativamente) ravvicinato con la Terra è previsto per il 2283. Ciò significa che fino a quel momento l'intensità dello sciame andrà via via diminuendo, per poi re-impennarsi quanto la cometa lascerà dietro di sé nuovi detriti in una zona dello spazio che interseca il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole.

(foto: Unsplash)

Cosa accade nella notte tra il 21 e il 22 aprile

Quest'anno il picco delle Liridi è previsto, per la precisione, quando in Italia sarà l'alba di giovedì 22 aprile. In generale, comunque, si potrà osservare il fenomeno pure nei giorni precedenti e successivi, anche se dopo il 22 aprile lo sciame sarà sempre meno vistoso. Le aspettative sono particolarmente alte, visto che la Luna non disturberà lo spettacolo, garantendo un cielo buio che faccia risaltare le stelle cadenti. In particolare, la Luna sarà prossima al primo quarto del suo ciclo (dunque se ne vedrà solo uno spicchio), e soprattutto tramonterà ben prima del picco, poco dopo le 3 della notte.

Quello che vedremo, cielo sereno permettendo, saranno principalmente le scie luminose lasciate dalle meteore che viaggiano a 49 chilometri al secondo (pari a 176mila chilometri orari). I fasci di luce, che si originano circa in un quarto delle meteore cadenti, si formano per via del contatto del gas ionizzato prodotto dalle meteore stesse con l'atmosfera terrestre, con una sorta di combustione.

Come vedere le Liridi al meglio

Anzitutto, è fondamentale dare uno sguardo alle previsioni meteo e assicurarsi che il cielo sia completamente sereno. L'assenza di nubi e di foschia, infatti, è l'elemento essenziale per poter osservare con nitidezza le scie luminose. Poi, è importante individuare il punto preciso nella volta celeste dove dovrebbero originarsi le stelle cadenti, prendendo come riferimento la stella di Vega e spostandosi leggermente verso est e verso l'alto.

Per apprezzare al meglio questi fenomeni, come è facile intuire, è consigliato allontanarsi dalle zone urbane, prediligendo la campagna e le aree con basso inquinamento luminoso e ottima visibilità nella direzione di osservazione. Se possibile, è preferibile individuare una zona leggermente rialzata, che allarga l'orizzonte.

(foto: Xpics/Pixabay)

Per il resto serve solo un po' pazienza, considerando soprattutto che i nostri occhi hanno bisogno di un tempo fisiologico, di circa 30 minuti, per adattarsi alle condizioni di bassa illuminazione e apprezzare davvero lo spettacolo. Tra gli acerrimi nemici delle stelle cadenti ci sono gli smartphone, che vanno tenuti rigorosamente spenti, e qualunque altra fonte di luce. In particolare, quell'aura di luce artificiale tipicamente diffusa nelle aree urbane spegne le stelle, nel senso che non permette di apprezzare appiano i giochi di luce che si creano nel cielo.

(foto: Unsplash)

Le tante altre stelle cadenti del 2021

Le Liridi, seppure molto affascinanti, non rappresentano l'unico fenomeno meteorico visibile dalla Terra. Molto chiacchierate e apprezzate sono per esempio le stelle cadenti d'autunno, dette Orionidi, che appaiono tra il 2 ottobre e il 7 novembre.

Ma le aspettative più alte sono sempre con l'arrivo dell'estate e il fenomeno meteorico delle Perseidi, il più abbondante sciame dell'anno che raggiunge il suo picco generalmente nella giornata del 12 agosto, poco dopo la notte di San Lorenzo. Oltre a essere il più famoso e apprezzato dagli appassionati, è anche quello che assicura una maggiore probabilità di vedere nitidamente le scie luminose e - con un po' di romanticismo - di avere l'occasione per esprimere un desiderio.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Marte, il tempo corre più veloce che sulla Terra
    Spazio11 Dicembre 2025

    Marte, il tempo corre più veloce che sulla Terra

    Su Marte il tempo corre 477 microsecondi in più al giorno rispetto a quello terrestre: ecco il motivo.
  • Scia verde nel cielo dell’Immacolata: era un bolide
    Spazio9 Dicembre 2025

    Scia verde nel cielo dell’Immacolata: era un bolide

    Che cos'era la scia verde nel cielo dell’Immacolata che molti hanno ammirato la sera di lunedì 8 dicembre 2025? Ecco cosa pensano gli esperti.
  • Geminidi in arrivo: le stelle cadenti d’inverno pronte allo spettacolo
    Spazio9 Dicembre 2025

    Geminidi in arrivo: le stelle cadenti d’inverno pronte allo spettacolo

    Le più suggestive stelle d'inverno stanno per infiammare il cielo: le Geminidi 2025 promettono di tenere molti skywatcher con il naso all'insù.
  • Cometa 3I/ATLAS: i segreti nascosti della viaggiatrice interstellare
    Spazio5 Dicembre 2025

    Cometa 3I/ATLAS: i segreti nascosti della viaggiatrice interstellare

    La composizione della cometa 3I/ Atlas non sarebbe limitata a ghiacci e materiale roccioso, ma presenta anche attività criovulcanica.
Ultime newsVedi tutte


Meteo, perturbazioni in arrivo nella settimana che precede il Natale. La tendenza da mercoledì 17 dicembre
Tendenza14 Dicembre 2025
Meteo, perturbazioni in arrivo nella settimana che precede il Natale. La tendenza da mercoledì 17 dicembre
Fase meteo instabile nei prossimi giorni, e probabilmente anche verso Natale: nuove perturbazioni in arrivo, con molte piogge e neve in montagna.
Meteo, settimana prossima torna la pioggia: la tendenza dal 16 dicembre
Tendenza13 Dicembre 2025
Meteo, settimana prossima torna la pioggia: la tendenza dal 16 dicembre
Anticiclone in ritirata e perturbazioni in arrivo: torna il maltempo in molte regioni, con rischio di piogge anche intense. La tendenza meteo
Meteo: svolta a inizio settimana! Riecco piogge e neve: la tendenza
Tendenza12 Dicembre 2025
Meteo: svolta a inizio settimana! Riecco piogge e neve: la tendenza
Nei primi giorni della settimana si profila un cambio di scenario sull'Italia dove cede l'alta pressione: ritornano dunque il maltempo e la neve.
Mediaset

Ultimo aggiornamento Lunedì 15 Dicembre ore 10:14

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154