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Meteore d'ottobre: le Draconidi e le Orionidi

L'8 ottobre è il picco delle Draconidi, e nella notte tra il 21 e il 22 c'è quello delle Orionidi. Tutto quello che c'è da sapere
8 Ottobre 2021 - ore 08:16 Redatto da Redazione Meteo.it
8 Ottobre 2021 - ore 08:16 Redatto da Redazione Meteo.it
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Una stella cadente dello sciame delle Orionidi (foto: Wikimedia Commons)

L’ultima occasione per osservare uno sciame meteorico significativo risale allo scorso mese di agosto, con le celeberrime stelle cadenti delle Perseidi. Per tutti gli appassionati di astronomia, finalmente, l'arrivo dell'autunno regalerà due occasioni importanti per tornare a mettere il naso all'insù, grazie agli sciami meteorici delle Draconidi e delle Orionidi. Sarà possibile osservare questi due spettacoli astronomici nei prossimi giorni e fino al 22 ottobre, approfittando anche dell’aumento progressivo delle ore di buio mano a mano che ci addentriamo nell'autunno.

I momenti d'osservazione e la Luna

I due sciami meteorici d'ottobre si verificano a pochi giorni l'uno dall'altro. Il primo in ordine cronologico è quello delle Draconidi, in parte visibili dall’emisfero boreale già dallo scorso mercoledì 6 ottobre e fino a domenica 10 ottobre, con il picco previsto precisamente alle ore 19:00 di venerdì 8, proprio un paio di giorni dopo la formazione della Luna nuova.

Tutto questo garantirà un cielo notturno particolarmente scuro, perfetto per osservare questo fenomeno che produrrà circa 20 meteore all’ora. E se in alcuni casi il picco ad alta intensità dello sciame meteorico dura alcuni giorni, in questo caso il fulcro dello spettacolo si concentrerà in una sola notte, quella tra l'8 e il 9, lasciando alle altre nottate solo le briciole dello show.

(foto: Unsplash)

Pochi giorni dopo lo spettacolo delle Draconidi sarà il turno delle Orionidi, con il picco previsto nella notte tra giovedì 21 e venerdì 22 ottobre. Oltre a muoversi con una velocità molto elevata e pari a circa 70 chilometri al secondo, hanno anche un tasso di attività molto intenso, con un numero medio di meteore all’ora compreso tra 15 e 70.

Contrariamente a quanto vale per le Draconidi, in questo caso la Luna purtroppo interferirà notevolmente con lo spettacolo. Infatti, è prevista per il pomeriggio del 20 ottobre la decima Luna piena del 2021, e a causa della sua luminosità l'osservazione delle Orionidi sarà penalizzata proprio durante il periodo di picco dello sciame meteorico. Per questo, chi vorrà scorgere qualche scia luminosa nella notte dovrà concentrarsi sulla parte buia del cielo, per evitare l’interferenza luminosa del satellite naturale della Terra. Il momento migliore per godere dello spettacolo è, in particolare, quello appena precedente l’alba, poco prima che inizi a intravedersi il chiarore del dì. Più che puntare sull'andare a letto più tardi, quindi, conviene organizzarsi per anticipare la sveglia.

Un mini identikit delle Draconidi

Note anche con il nome di Giacobinoidi, le Draconidi sono stelle cadenti che hanno origine dalla cometa Giacobini-Zinner scoperta nel 1990, e il loro radiante (il punto da dove sembrano provenire le scie luminose) è situato nella costellazione del Drago, una delle più grandi della volta celeste.

L’attività di questo sciame è particolarmente intensa quando la cometa d’origine passa vicino al Sole: purtroppo quest’anno non si verificherà questa coincidenza e, dopo il 2018, bisognerà attendere fino al 2025 per potere apprezzare a pieno il fenomeno. Nonostante ciò, come anticipato la vista per il 2021 sarà favorita dalla scarsa luminosità prodotta dalla Luna, visto che siamo in prossimità del novilunio dello scorso 6 ottobre.

Un mini identikit delle Orionidi

L’altro sciame meteorico del mese di ottobre è quello delle Orionidi, un gruppo di stelle cadenti che appare ogni anno nel periodo compreso tra il 2 ottobre e il 7 novembre, con il momento di maggiore intensità compreso tra il 18 e il 23 ottobre. Insieme alle Eta Aquaridi, le Orionidi rappresentano uno dei due sciami generati dal passaggio della Terra nella scia spaziale di detriti lasciata della Cometa di Halley. A un osservatore terrestre il radiante appare posizionato nella costellazione di Orione, situata vicino all’equatore celeste e costituita da molte stelle visibili anche a occhio nudo.

La Cometa di Halley nel passaggio nel 1911 (foto: Wikimedia Commons)

Qualche consiglio da tenere a mente

Lo spettacolo delle stelle cadenti di ottobre, ovviamente, non è paragonabile a quello garantito dalle Perseidi di agosto, anche per la maggiore difficoltà nello stare all’aria aperta quando le temperature si abbassano. Grazie a qualche piccolo accorgimento, però, è comunque possibile godere a pieno del fascino delle Draconidi e delle Orionidi.

(foto: Unsplash)

Anzitutto, accorre come al solito allontanarsi il più possibile dalle fonti di inquinamento luminoso, quindi abbandonare le città per spostarsi in un punto panoramico e lontano dagli ostacoli, come la campagna o la montagna. Aspetto spesso sottovalutato, è importante anche arrivare sul posto un po' prima dell’inizio dello spettacolo, per permettere agli occhi di adattarsi al buio e all’oscurità e potere scorgere con maggiore nitidezza le scie luminose nel cielo. Infine, avere pazienza, e prepararsi con un equipaggiamento adatto al luogo da cui si intende osservare il cielo, per non essere costretti a rinunciare dopo pochi minuti appena.

Se qualcosa andasse storto, comunque, ci saranno presto altre possibilità: dopo questi due fenomeni astronomici, infatti, bisognerà aspettare solo il mese di novembre per avvistare le Leonidi, e il mese di dicembre per l'ancora più famoso sciame delle Geminidi.

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