Campi Flegrei, Ingv: possibili nuove scosse

L'area dei Campi Flegrei, situata nei pressi di Napoli, continua a essere sotto stretta osservazione a causa del fenomeno del bradisismo, che sta causando un incremento dell'attività sismica. Il 13 marzo 2025, una scossa di magnitudo 4.4 ha colpito l'area tra Bagnoli e Pozzuoli, generando preoccupazione tra i residenti e spingendo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) a rilanciare gli avvertimenti. Secondo gli esperti, la situazione è in evoluzione e non si esclude la possibilità di nuove scosse, anche forti, nei prossimi giorni o settimane, come è già successo nella notte e oggi, 15 marzo, alle 13.32).
L'aumento del sollevamento del suolo e il rischio sismico
Uno degli elementi chiave che influenzano l'attività sismica nei Campi Flegrei è il sollevamento del suolo. Negli ultimi mesi, la velocità del fenomeno è triplicata, passando da un ritmo di 1 cm al mese fino a 3 cm al mese.
L'aumento del sollevamento del suolo è dovuto alla pressione esercitata da fluidi e gas sotterranei, che possono favorire la generazione di terremoti. Tuttavia, l'Ingv sottolinea che al momento non ci sono segni di una risalita del magma, il che esclude, almeno per ora, un'imminente eruzione vulcanica.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi?
Secondo gli esperti, l'attuale fase del bradisismo potrebbe proseguire con:
- Un aumento della frequenza e della magnitudo dei terremoti
- Possibili danni a edifici e infrastrutture nelle zone più vulnerabili
- Ulteriori variazioni nel sollevamento del suolo
Nonostante la situazione sia monitorata costantemente, al momento non è possibile prevedere con esattezza l’intensità e la tempistica delle prossime scosse. Tuttavia, il consiglio delle autorità è quello di seguire le indicazioni della Protezione Civile, che ha già predisposto piani di emergenza per la popolazione.