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Campi Flegrei: cosa è il fenomeno del bradisismo?

Il bradisismo nei Campi Flegrei è un fenomeno naturale complesso che riflette l’attività sotterranea della caldera vulcanica. Sebbene non rappresenti necessariamente un segnale di eruzione imminente, il suo monitoraggio è fondamentale per prevenire rischi e garantire la sicurezza della popolazione.
Eventi estremi14 Marzo 2025 - ore 09:49 - Redatto da Meteo.it
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I Campi Flegrei sono una delle aree vulcaniche più complesse del pianeta. Situata a nord-ovest di Napoli, questa vasta caldera vulcanica è soggetta a un fenomeno geologico particolare noto come bradisismo, un movimento del suolo che può avvenire sia in senso positivo (sollevamento) che negativo (abbassamento). Il termine deriva dal greco "bradýs" (lento) e "séismós" (scossa), a indicare un processo che si sviluppa gradualmente nel tempo.

Cos'è il bradisismo e perché avviene?

Il bradisismo è una manifestazione tipica delle aree vulcaniche attive ed è legato alle dinamiche sotterranee di magma e fluidi geotermici. Nei Campi Flegrei, il fenomeno è il risultato della risalita di gas e fluidi caldi dal sottosuolo, che esercitano pressione sulle rocce sovrastanti e causano variazioni nel livello del terreno.

Le cause principali di questo fenomeno sono:

  • Il movimento di magma in profondità, che può creare espansione o contrazione della crosta terrestre.
  • L'attività di sistemi idrotermali, con l’accumulo di gas e vapori nei livelli più superficiali della caldera.
  • La ricompressione o rilascio della pressione sotterranea, che determina cicli di sollevamento e abbassamento del suolo.

Il bradisismo è particolarmente evidente nella città di Pozzuoli, uno dei centri più attivi della caldera flegrea, dove l’innalzamento del suolo ha modificato nel corso dei secoli la linea di costa, influenzando insediamenti urbani e strutture storiche.

Le fasi del bradisismo nei Campi Flegrei

Il fenomeno si manifesta in cicli alternati di sollevamento e abbassamento. Storicamente, i Campi Flegrei hanno vissuto diverse fasi di bradisismo, con alcuni eventi particolarmente significativi:

  • Nel periodo romano, l’antica città di Baia subì un lento abbassamento, oggi testimoniato dal Parco Archeologico Sommerso, dove edifici e ville dell’epoca imperiale sono finiti sott’acqua a causa del fenomeno.
  • Tra il 1970 e il 1984, Pozzuoli registrò un sollevamento di oltre 3 metri, costringendo migliaia di persone a lasciare le proprie abitazioni per rischio sismico e cedimenti strutturali.
  • Negli ultimi anni, l’area ha mostrato un nuovo incremento del sollevamento, con una media di 15 millimetri al mese, che ha portato le autorità a intensificare il monitoraggio del fenomeno.

Il legame tra bradisismo e rischio vulcanico

Sebbene il bradisismo non implichi necessariamente un’eruzione vulcanica, è un segnale importante per la comprensione dell'attività della caldera. L’innalzamento del suolo, unito a variazioni nella composizione dei gas emessi e all’aumento della microsismicità, può indicare un’evoluzione dei processi magmatici sotterranei.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) monitora costantemente i Campi Flegrei attraverso reti sismiche, termiche e geochimiche, valutando eventuali cambiamenti che potrebbero alterare la stabilità dell’area. Attualmente, il livello di allerta è stato elevato rispetto al passato, ma senza segnali di un’eruzione imminente.

Le conseguenze del bradisismo sulla popolazione e sul territorio

Il sollevamento del suolo nei Campi Flegrei ha un impatto diretto sugli edifici, sulle infrastrutture e sulla vita quotidiana degli abitanti. Movimenti del terreno possono causare crepe nelle strutture, danni alle reti fognarie e idriche, nonché modifiche alla linea di costa, rendendo alcune aree più vulnerabili.

Le autorità locali hanno predisposto piani di evacuazione e misure di sicurezza per le comunità che risiedono nelle zone più esposte, in particolare a Pozzuoli e nei comuni limitrofi. L’eventuale intensificazione del fenomeno potrebbe richiedere interventi più drastici, come già accaduto negli anni '80, quando migliaia di persone furono costrette ad abbandonare il centro storico della città.

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