FacebookInstagramXWhatsApp

Spirale luminosa in cielo: le polemiche sull'inquinamento nei cieli

Mentre fenomeni come la spirale luminosa affascinano e catturano l'immaginazione collettiva, è essenziale considerare le conseguenze ambientali delle attività che li generano. Solo attraverso un approccio consapevole e responsabile sarà possibile coniugare progresso e tutela dell'ambiente.
Ambiente27 Marzo 2025 - ore 12:02 - Redatto da Meteo.it
Ambiente27 Marzo 2025 - ore 12:02 - Redatto da Meteo.it

Il 24 marzo 2025, una spettacolare spirale luminosa ha solcato i cieli di gran parte dell'Europa, Italia inclusa, suscitando stupore e curiosità tra gli osservatori. Questo fenomeno, sebbene affascinante, pone l'attenzione su questioni legate all'inquinamento atmosferico e alle attività spaziali.​

L'origine della spirale luminosa del 24 marzo

La spirale osservata è stata generata dal razzo Falcon 9 di SpaceX di Elon Musk, lanciato dalla base di Cape Canaveral alle 18.48 ora italiana, con l'obiettivo di trasportare in orbita un satellite militare statunitense. Durante il rientro controllato nell'atmosfera terrestre, il secondo stadio del razzo ha espulso il carburante residuo. A quelle altitudini, i gas di scarico si sono congelati rapidamente, riflettendo la luce solare e creando la caratteristica forma a spirale visibile dalla Terra.

Spirale luminosa: impatti sull'inquinamento atmosferico

L'aumento delle attività spaziali, se da un lato rappresenta un progresso tecnologico, dall'altro solleva preoccupazioni riguardo all'inquinamento atmosferico. Ogni lancio spaziale comporta l'emissione di gas e particolati nell'atmosfera superiore. Nel caso dei razzi Falcon 9, lo sfiato del carburante residuo durante il rientro può introdurre vapori di alluminio, litio e altri metalli tossici nella stratosfera, a quote comprese tra 10 e 50 chilometri dalla superficie terrestre.

Crescita dei satelliti e rischi connessi

La costellazione di satelliti Starlink, progettata per fornire connessione internet globale, prevede il lancio di decine di migliaia di satelliti. Attualmente, sono già operativi circa 8.000 satelliti, con l'obiettivo di raggiungere quota 40.000 nei prossimi anni. Ogni satellite ha una vita operativa di circa cinque anni, dopo i quali è previsto un rientro controllato nell'atmosfera. Tuttavia, durante questo processo, la combustione dei satelliti rilascia sostanze potenzialmente nocive nella stratosfera, contribuendo all'inquinamento atmosferico.

Necessità di regolamentazione e soluzioni sostenibili

L'espansione delle attività spaziali richiede una riflessione approfondita sulle loro implicazioni ambientali. È fondamentale sviluppare regolamentazioni internazionali che limitino l'inquinamento atmosferico derivante dai lanci spaziali e promuovano l'adozione di tecnologie più sostenibili. Per esempio, la ricerca su propellenti meno inquinanti e su materiali satellitari che si decompongano senza rilasciare sostanze tossiche potrebbe ridurre l'impatto ambientale delle missioni spaziali future.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Granchio blu: invasione a Punta Marina e Marina di Ravenna, cosa sta succedendo?
    Ambiente17 Settembre 2025

    Granchio blu: invasione a Punta Marina e Marina di Ravenna, cosa sta succedendo?

    Nuova massiccia invasione del granchio blu in Emilia Romagna, soprattutto a Punta Marina e Marina di Ravenna. Cosa sta accedendo e perché?
  • Balenottera di 18 metri trovata morta e arenata alla Terrazza Mascagni di Livorno
    Ambiente17 Settembre 2025

    Balenottera di 18 metri trovata morta e arenata alla Terrazza Mascagni di Livorno

    Il cetaceo, di 18 metri per 40 tonnellate, è arrivato già morto fino alla Terrazza Mascagni, uno dei simboli di Livorno.
  • Un milione di ettari bruciati nel 2025, il tragico bilancio degli incendi boschivi nell'Ue: già 4 volte il 2024
    Ambiente16 Settembre 2025

    Un milione di ettari bruciati nel 2025, il tragico bilancio degli incendi boschivi nell'Ue: già 4 volte il 2024

    Come mai si conta già un milione di ettari di foreste e vegetazione bruciati nel 2025? Ecco i dati riguardanti l'Ue e una delle cause
  • Allarme pesci contaminati da Pfos: in Italia fino a 900 volte oltre i limiti
    Ambiente12 Settembre 2025

    Allarme pesci contaminati da Pfos: in Italia fino a 900 volte oltre i limiti

    Un rapporto europeo rilancia l’allarme per la presenza nelle acque e nei pesci degli inquinanti Pfas, e in particolare di Pfos.
Ultime newsVedi tutte


Meteo: a inizio settimana rischio nubifragi e clima autunnale! Ecco dove
Tendenza18 Settembre 2025
Meteo: a inizio settimana rischio nubifragi e clima autunnale! Ecco dove
Da domenica 21 l'anticiclone inizia a dare segni di cedimento fino all'arrivo di una perturbazione che a inizio settimana porterà forti temporali
Meteo: nel weekend l'Anticiclone si indebolisce! Ecco quando tornano le piogge
Tendenza17 Settembre 2025
Meteo: nel weekend l'Anticiclone si indebolisce! Ecco quando tornano le piogge
La tendenza meteo per il weekend del 20-21 settembre indica un indebolimento dell'alta pressione con l'avvicinamento di una nuova perturbazione.
Meteo, quanto durerà il caldo estivo? La tendenza da venerdì 19 settembre
Tendenza16 Settembre 2025
Meteo, quanto durerà il caldo estivo? La tendenza da venerdì 19 settembre
Anticiclone protagonista tra venerdì e il weekend, con tempo stabile e caldo anomalo. Per l'inizio della settimana, però, si conferma una svolta.
Mediaset

Ultimo aggiornamento Giovedì 18 Settembre ore 16:02

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154