FacebookInstagramXWhatsApp

Riscaldamento globale, danni economici “come in tempo di guerra”: –12% del Pil per +1°, -50% entro il 2100

Un nuovo studio traccia gli scenari inquietanti degli effetti sull’economia del cambiamento climatico, che risultano sei volte più alti di quanto previsto
Ambiente20 Maggio 2024 - ore 14:25 - Redatto da Meteo.it
Ambiente20 Maggio 2024 - ore 14:25 - Redatto da Meteo.it

Il riscaldamento globale ci costa sempre più. Non solo in salute, vita, morti e ambiente malsano, ma anche in termini economici puri. Un aumento di un grado rispetto all’epoca precedente all’industrializzazione di massa (1850-1900), si traduce in una diminuzione del Prodotto interno lordo (Pil) mondiale del 12%.

Perdite 6 volte più del previsto

L'impatto economico è sei volte superiore a quello che si pensava precedentemente. A rivelarlo, come riporta il quotidiano britannico The Guardian, è un nuovo studio, che si è fermato all’aumento di un grado, quando ormai nell'ltimo anno siamo già oltre la soglia di +1,5° fissata come massima e invalicabile dagli accordi di Parigi sul clima del 2015.

Intanto la maggioranza degli scienziati autori di report per il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico dell’Onu (Ipcc) hanno detto sempre al Guardian di prevedere un aumento di 2,5° entro la fine del secolo e la maggioranza non esclude di che si superino i tre gradi. In entrambi i casi con scenari catastrofici per la vita e per l’ambiente.

Clima: Pil a -50% entro la fine del secolo?

È purtroppo semplice fare le debite proporzioni economiche. A tre gradi di aumento ci sarebbe “un declino in picchiata di prodotto, capitali e consumi che supererebbe il 50% entro il 2100”, a un livello “comparabile ai danni economici di una guerra permanente combuttata entro i propri confini”.

Lo studio arriva dopo un'altra ricerca sull’evoluzione del reddito medio a causa del riscaldamento globale. Tra i vari dati: -15% del reddito degli italiani entro il 2050 e, senza interventi, -60% nel mondo entro il 2100.

Clima: danni “come in tempo di guerra”

Già oggi spiega Adrien Bilal, economista di Harvard autore della ricerca assieme a Diego Känzig , economista della Northwestern University, il potere di acquisto, quello che possiamo comprare con il denaro, sarebbe del 37% più alto se non ci fosse stato il cambiamento climatico in atto da 50 anni. Siamo già a perdite comparabili a quelli che si vedono in tempi di guerra.

“Sia chiaro che parliamo solo in termini di consumi e Pil”, prosegue Bilal. “Le sofferenze e le morti causate da una guerra sono la cosa più importante e non vengono prese in considerazione da questa analisi. Il paragone può sembrare choccante ma in termini di puro Pil c’è un’analogia. Ed è un pensiero inquietante”.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Quali sono le conseguenze di potature e abbattimento degli alberi fuori stagione?
    Ambiente9 Maggio 2025

    Quali sono le conseguenze di potature e abbattimento degli alberi fuori stagione?

    Potare o abbattere alberi fuori stagione può avere gravi conseguenze sull'ecosistema. Cosa dice la legge e il caso di Roma.
  • Come prendersi cura della lavanda in giardino e garantirsi profumatissime fioriture
    Ambiente7 Maggio 2025

    Come prendersi cura della lavanda in giardino e garantirsi profumatissime fioriture

    Prendersi cura della lavanda permette di avere angoli di giardino piacevoli da vedere e tanti fiori profumati da utilizzare in casa.
  • Antartide, scoperta una voragine grande quanto la Svizzera
    Ambiente5 Maggio 2025

    Antartide, scoperta una voragine grande quanto la Svizzera

    In Antartide è stato scoperto un buco enorme, grande come la Svizzera. Ecco la sua spiegazione.
  • Perché in autostrada ci sono molti oleandri? Non sono solo decorativi
    Ambiente30 Aprile 2025

    Perché in autostrada ci sono molti oleandri? Non sono solo decorativi

    Perché in autostrada ci sono molti oleandri? Ecco i motivi per cui vediamo sempre queste piante ai bordi della rete autostradale.
Ultime newsVedi tutte


Meteo: ciclone mediterraneo a metà settimana! Rischio di  forte maltempo: ecco dove
Tendenza12 Maggio 2025
Meteo: ciclone mediterraneo a metà settimana! Rischio di forte maltempo: ecco dove
Da giovedì 15 maggio un ciclone mediterraneo influenzerà la scena meteo sull'Italia, dove non si escludono nubifragi e possibili criticità.
Meteo, forte maltempo e rischio nubifragi da metà settimana. La tendenza dal 14 maggio
Tendenza11 Maggio 2025
Meteo, forte maltempo e rischio nubifragi da metà settimana. La tendenza dal 14 maggio
Intensa perturbazione in vista: porterà forte maltempo soprattutto tra giovedì e sabato, con rischio di nubifragi e criticità. La tendenza meteo
Meteo, torna il maltempo nei prossimi giorni: la tendenza da martedì 13 maggio
Tendenza10 Maggio 2025
Meteo, torna il maltempo nei prossimi giorni: la tendenza da martedì 13 maggio
Dopo la parziale tregua del weekend si conferma un nuovo peggioramento: molte piogge e temporali in arrivo nei prossimi giorni! Gli aggiornamenti
Mediaset

Ultimo aggiornamento Lunedì 12 Maggio ore 17:09

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154