La lontra è tornata a popolare i fiumi dell'Alto Adige: ritorno storico dopo oltre mezzo secolo di assenza

Conosciuta anche come "regina dei fiumi", la lontra europea sta, a poco a poco, riconquistando i suoi spazi nel Nord Italia. Dopo più di 50 anni in cui sembrava definitivamente scomparsa, è tornata a popolare l'Alto Adige.
Lontra europea, un ritorno importante per l'ecosistema fluviale
I primi avvistamenti in Alto Adige del mammifero erano stati registrati nel 2008, ma si era trattato di presenze ancora troppo sporadiche per poter parlare di ripopolamento. Solo i recenti rilievi effettuati dall’Ufficio Gestione fauna selvatica e dall’Unione Pesca Alto Adige hanno permesso di poter affermare che la lontra sta ufficialmente iniziando a riconquistare i suoi spazi nel Nord Italia.
I primi esemplari, avvistati lungo il corso della Drava al confine con l'Austria prima, e i rilevamenti lungo il Rio Sesto poi, avevano fatto ben sperare per un ritorno del mammifero anche nei bacini idrografici adiacenti, come quello dell'Adige.
La prima svolta si è avuta nella primavera 2024, quando un esemplare di lontra è stato trovato, dopo essere stato investito, in Val d'Ega. Era più di mezzo secolo che esemplari di questo mammifero non erano stati avvistati nel bacino dell'Adige e l'evento, seppur traumatico, ha spinto le autorità locali a incentivare il monitoraggio ambientale.
Nell'inverno 2024/25 sono stati effettuati interventi volti a dimostrare il ritorno della lontra lungo i corsi d'acqua secondari, e gli studi mirati hanno permesso di rilevare molti segni di presenza delle lontre lungo il fiume Rienza, fino alla confluenza con il Rio Furcia e nei suoi affluenti, tra cui i rii di Casies, Anterselva e Braies.
Escrementi, impronte e secrezioni anali non lasciano dubbi: la lontra ha fatto il suo ritorno anche in Alto Adige, con tutto ciò che ne consegue per la biodiversità. Non dobbiamo dimenticare infatti, che la lontra europea è molto più di un semplice predatore fluviale: rappresenta un bioindicatore della salute degli ecosistemi acquatici. La sua presenza segnala un ambiente pulito, equilibrato, e ricco di biodiversità.
Il ritorno della lontra: una nuova sfida per l'ambiente?
Il ritorno della lontra rappresenta un segnale favorevole per la biodiversità, ma porta con sé delle sfide significative per il settore della pesca. In quanto predatore ittiofago protetto, la sua presenza potrebbe avere ripercussioni sulle popolazioni ittiche nei corsi d’acqua. Per affrontare queste problematiche, si prevede di utilizzare analisi genetiche e studi sull'ittiofauna per valutare l’impatto ecologico.
Inoltre, rimangono da chiarire le ragioni della sua limitata espansione in aree come la Valle Isarco e la Val Venosta, probabilmente dovute alla presenza di barriere strutturali e alla mancanza di connettività ambientale.