Quando accendere i termosifoni? Le regole da Nord a Sud

Con l'arrivo dell'autunno e il calo delle temperature, molti italiani stanno già sognando il momento di accendere i riscaldamenti (qui ecco come pulire i termosifoni, anche per risparmiare qualcosa). Prima di lanciarsi a pieno regime, è importante ricordare che in Italia esistono precise normative sull'accensione dei termosifoni. Queste leggi sono pensate per limitare i consumi energetici e ridurre l'impatto ambientale, contribuendo a un uso più responsabile delle risorse.
Riscaldamento 2025, quando si accendono i termosifoni: date e regole
Il territorio italiano è stato suddiviso in sei zone climatiche, determinate in base alla temperatura media giornaliera, per valutare il fabbisogno termico di ciascuna area e ottimizzare il consumo energetico. Questa classificazione serve a ridurre le emissioni di CO2, a contenere i costi energetici e a regolare l’uso dei riscaldamenti.
Ogni zona ha un proprio calendario di accensione e spegnimento dei termosifoni, definito dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 74 del 2013, che si basa sui Gradi-Giorno (GG): un parametro che misura la differenza tra la temperatura interna (20°C per convenzione) e quella esterna media giornaliera. Le date di accensione e la durata dell'uso dei riscaldamenti variano in base alla zona climatica.
Per la stagione 2025/2026, i riscaldamenti potranno essere attivati dal 15 ottobre al 1° dicembre 2025, con spegnimento tra il 15 marzo e il 15 aprile 2026, a seconda della zona. Ad esempio, la Lombardia, che rientra prevalentemente nella zona E, avrà la possibilità di accendere i riscaldamenti dal 15 ottobre al 15 aprile, con un limite di 14 ore al giorno. Nei comuni montani in zona F, invece, non ci sono restrizioni: i riscaldamenti possono essere attivi tutto l’anno.
Per ridurre gli sprechi energetici e rispettare l’ambiente, è importante controllare la temperatura domestica, evitando di riscaldare eccessivamente gli ambienti. Qual è la temperatura massima consentita? La legge stabilisce un limite di 20°C (con una tolleranza di 2 gradi in più o in meno). Superare questa soglia potrebbe comportare sanzioni. Inoltre, i riscaldamenti possono essere accesi solo dopo le 5 del mattino e devono essere spenti entro le 23.
Dal 2040 stop definitivo al riscaldamento a gas
A partire dal 2029, tutti i nuovi impianti di riscaldamento dovranno aderire a normative più stringenti in termini di efficienza energetica, rendendo difficile la vendita di tecnologie obsolete e poco performanti. Entro il 2040, verrà imposto il divieto di produzione e commercializzazione di impianti a gas, con l’obiettivo di incentivare soluzioni ecocompatibili come le pompe di calore, il teleriscaldamento e altre tecnologie a basso consumo energetico.
Sebbene i proprietari di impianti tradizionali potranno continuare a utilizzarli, in caso di sostituzione sarà obbligatorio optare per tecnologie più sostenibili. Per facilitare questo passaggio, il governo offrirà incentivi sotto forma di bonus e detrazioni fiscali, premiando gli investimenti in soluzioni di riscaldamento più efficienti e rispettose dell'ambiente.
Anche una corretta gestione del riscaldamento e l'uso di fonti di energia ecocompatibili fa parte della battaglia per il Pianeta, che è una battaglia di tutti. Con le Missioni Green sull’app Meteo.it puoi imparare e praticare ogni giorno, divertendoti, una vita più sostenibile. Attraverso quiz, storie e piccoli gesti quotidiani. C’è anche una classifica per vedere come ti piazzi nella sfida con gli altri. Insieme possiamo fare la differenza: entra in azione.






