In Italia c'è la regione più calda d'Europa a giugno: già superati i 40 gradi

Il mese di giugno, dopo un inizio leggermente instabile al Nord con diversi episodi di maltempo durante la prima settimana, ha rapidamente mostrato la sua vera natura. Fin dai primi giorni, infatti, l’anticiclone ha preso possesso delle regioni del Centro e del Sud Italia, mantenendo una presenza costante. Questo ha determinato condizioni meteorologiche tipicamente estive, con giornate soleggiate, temperature elevate e numerose ondate di caldo che hanno caratterizzato gran parte del mese.
Meteo giugno 2025, ecco qual è la regione più calda d'Europa
La regione più calda d'Europa a giugno è la Sardegna. Nel fine settimana del 14 e 15 giugno 2025, la Sardegna è stata colpita da un'ondata di caldo eccezionale. Sebbene l’intero territorio nazionale abbia risentito delle elevate temperature, è proprio l’isola a essersi distinta per i valori termici più estremi, battendo i record europei di questo periodo.
Responsabile della situazione è stato l’anticiclone africano, che ha fortemente influenzato il clima, spingendo la colonnina di mercurio verso livelli eccezionali. Secondo i dati forniti dall’osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche, nella località di Ottana, in provincia di Nuoro, si è toccata la punta massima di 41°C. In quel momento, dunque, la Sardegna è risultata l’area più calda d’Europa. Un campanello d’allarme, soprattutto considerando che ci si trovava ancora a metà giugno.
Nel sud dell’isola, ormai, si registrano con regolarità temperature simili a quelle che solitamente caratterizzano i mesi più caldi dell’anno. Questo anomalo anticipo dell’estate, strettamente legato alla crisi climatica in corso, ha ripercussioni evidenti anche sul fronte delle risorse idriche.
Alcune zone, come l’Ogliastra e l’Alto Taloro, dispongono ancora di bacini con livelli tra il 90% e il 100%, ma altre aree versano in condizioni molto più critiche: la Nurra, ad esempio, è ferma a un preoccupante 18% di capacità, mentre l’Alto Cixerri non supera il 19%. Un quadro allarmante che alimenta il timore crescente di un avanzamento della desertificazione, in particolare nelle zone agricole del nord-ovest sardo.
Sardegna e cambiamento climatico: perché l'isola è sempre più a rischio
Considerata la sua posizione centrale nel Mar Mediterraneo, la Sardegna risulta una delle regioni più vulnerabili per il cambiamento climatico. Le stime per il futuro suggeriscono un incremento complessivo della temperatura media, che potrebbe salire fino a +1,6°C entro il 2050, un valore simile a quello previsto per l’Italia centrale.
Nell’arco dei prossimi 25-30 anni, ci si aspetta una diminuzione dei giorni in cui le temperature, sia minime che massime, scendono sotto lo zero, mentre aumenteranno le giornate contraddistinte da ondate di caldo e le cosiddette “notti tropicali”. Queste ultime potrebbero crescere di circa 17 unità, con un incremento particolarmente evidente lungo il versante orientale della Sardegna.