Dolomiti, è boom di turisti ma la neve naturale non c'è: atteso gelo per Capodanno

Nel periodo delle festività natalizie, comprensori sciistici e hotel hanno registrato il tutto esaurito grazie a chi ha deciso di concedersi qualche giorno tra le vette delle Dolomiti. Un afflusso massiccio di turisti ha animato piste, rifugi e centri montani, trasformando le località alpine in mete affollatissime.
L’entusiasmo, però, rischia di essere smorzato al rientro. Le temperature insolitamente miti previste per i prossimi giorni potrebbero cambiare radicalmente il paesaggio. La neve potrebbe lasciare spazio a pendii spogli, lontani dall’immagine invernale da cartolina.
Dolomiti, boom di turisti e poca neve in montagna
Le presenze turistiche non mancano, ma l’inverno fatica a mostrarsi nel suo aspetto più autentico, con scarse nevicate sulle Alpi orientali e temperature spesso superiori alle medie stagionali. Tra le località più penalizzate figura Alleghe, nelle Dolomiti bellunesi, dove la neve naturale è caduta con il contagocce.
Il paesaggio delle piste è dominato da lunghe fasce bianche artificiali che si snodano tra boschi ancora verdi e rami spogli. Un chiaro risultato dell’intenso utilizzo dell’innevamento programmato. Molti tracciati restano però inutilizzabili, rendendo l’avvio della stagione sul comprensorio del Civetta piuttosto complesso.
La situazione non è molto diversa a Cortina. A poco più di un mese dall’inizio delle Olimpiadi, la mancanza di neve fresca desta preoccupazione. Sulle Tofane si scia su corridoi innevati che emergono tra i versanti scoperti. A compensare parzialmente il quadro ci pensano le giornate luminose. Il sole e il cielo limpido restano comunque un alleato per chi decide comunque di mettersi gli sci ai piedi.
Meteo Veneto, che tempo farà a Capodanno?
Una massa d’aria gelida di origine artica intanto sta raggiungendo l’Europa dell’Est e l’area balcanica, con effetti marginali anche sul Veneto. Tra la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo, la regione sarà interessata da condizioni meteorologiche stabili e senza precipitazioni. In pianura potranno comparire nubi sparse, ma senza la formazione di foschie o nebbie.
La notte di San Silvestro sarà caratterizzata da temperature molto basse. In quota, intorno ai 2000 metri, il termometro potrà toccare valori molto rigidi, avvicinandosi o scendendo sotto i -15 gradi, mentre nei fondovalle più bassi si prevedono minime fino a -5 gradi o inferiori, soprattutto nelle aree pianeggianti e riparate dal vento.
La giornata di San Silvestro è dominata da cielo limpido ma da un freddo intenso e diffuso, con temperature diurne che nelle zone d’ombra e poco ventilate non riusciranno a superare lo zero.
Non si escludono quindi vere e proprie giornate di gelo anche a quote medio-basse. Durante la notte successiva si assisterà a un leggero aumento termico in montagna. Al contrario, nelle valli chiuse e con scarsa ventilazione il freddo continuerà a farsi sentire.
Qui le minime potranno nuovamente scendere verso i -6 gradi o anche al di sotto. Con l’avvio di gennaio è previsto un lento rialzo termico. Ad aumentare sarà anche la nuvolosità, con la possibilità di qualche pioggia nel basso Veneto tra il 3 e il 4 gennaio.






