Dengue, Chikungunya, West Nile: aumentano i casi di malattie trasmesse da zanzare infette

Dengue, Chikungunya, West Nile: cresce la preoccupazione in Italia per le febbri trasmesse da zanzare infette. Si tratta di arbovirosi di origine tropicale o comunque nate al di fuori dei nostri confini, in altri continenti.
Sono legate ai sempre maggiori viaggi ma anche ai cambiamenti climatici e registrano ora sempre più casi “autoctoni”, ovvero di pazienti che non hanno fatto viaggi recenti in zone a rischio.
L’ultimo caso di Dengue è stato segnalato ieri in Lombardia, a Pavia, dove è scattata una disinfestazione. Al centro dell’attenzione c’è in particolare il Veneto dove ci sono stati di recente 23 casi di Dengue, 46 di Chikungunya e 74 di West Nile.
“Conviverci come con il Covid”
“Sono patologie diverse, ognuna può destare preoccupazione ma non deve tradursi in allarmismo, non siamo di fronte a nuove pandemie” spiega al Corriere della Sera il professor Federico Gobbi, direttore scientifico dell’Irccs “Sacro Cuore Don Calabria” Nagrar di Valpolicella (Verona) e primario del Dipartimento di Malattie infettive.
“Come è avvenuto per il Covid, dovremo convivere con le arbovirosi, sulle quali medici di famiglia e di Pronto Soccorso sono chiamati ad aumentare le conoscenze. Per riconoscerne subito i sintomi, inizialmente simili a quelli influenzali, e indurre nella popolazione più consapevolezza e autotutela”.
Prevenzione e cosa fare se infettati
La prevenzione è cruciale dalla disinfezione nelle aree verdi alle trappole, sempre contro le zanzare. "Se si accusa febbre alta senza sindrome respiratoria bisogna rivolgersi subito al proprio medico o a una struttura sanitaria per la diagnosi precoce”, prosegue Gobbi.
“Se si tratta di West Nile non serve isolarsi, perché la zanzara Culex anche se attacca un soggetto già malato non si infetta e quindi non lo veicola ad altri esseri umani. Se il paziente risulta positivo al Chikungunya deve isolarsi per almeno cinque giorni, altrimenti rischia di essere punto nuovamente dalla zanzara tigre, che invece si infetta e veicola l’infezione ad altri esseri umani. I contagi potranno essere circoscritti quando la popolazione seguirà questo iter, eliminerà i contenitori con acqua stagnante dai propri giardini e balconi, disinfesterà gli spazi verdi di proprietà e si proteggerà con zampironi, zanzariere e repellenti”.