Meteo: settimana di Natale segnata da piogge, neve e freddo in aumento. La tendenza
Anche nelle ultime proiezioni si conferma che la circolazione depressionaria in approfondimento all'inizio della settimana di Natale sul Mediterraneo occidentale è destinata a muoversi verso est in direzione dell’Italia per poi gravitare in prossimità del nostro Paese e condizionare l’evoluzione del tempo durante le giornate delle feste natalizie. Si attendono quindi fasi instabili e perturbate in un contesto di spiccata variabilità e quindi anche di un alto grado di incertezza circa la distribuzione di nuvole e precipitazioni anche in previsioni a breve scadenza. Sarà quindi bene seguire dettagli e particolari negli aggiornamenti di giorno di in giorno.
Dal punto di vista termico si confermerebbe anche la tendenza ad un raffreddamento a iniziare dal Natale e dalle regioni settentrionali che, dopo un lungo periodo di forti anomalie positive, farà tornare le temperature verso valori più vicini alle medie stagionali, quindi più invernali. Clima più consono per il periodo e quindi più freddo ma per il momento senza prospettive particolari di freddo intenso, tanto meno di gelo. Vediamo quindi quale è l’evoluzione del tempo prospettata dalle attuali previsioni per le giornate attorno al Natale.
Martedì 23 sarà una giornata con molte nuvole su tutta l’Italia associate anche a numerose precipitazioni che potrebbero risultare del tutto assenti solo tra le Alpi centrali e il Nordest. Basso Piemonte, Emilia Romagna e un po’ tutto il Centrosud saranno invece a rischio di precipitazioni, seppure a carattere variabile e quindi alternate a fasi asciutte. Nelle regioni tirreniche, nelle Isole e sullo Ionio sono attesi anche fenomeni a carattere di rovescio o isolati temporali. Nelle Alpi occidentali piemontesi insisteranno le nevicate con limite però in rialzo verso i 1200-1300 metri; in Appennino qualche fiocco solo nelle cime più elevate. Massime in calo sul Tirreno e nelle Isole, in lieve aumento al Nordovest; valori in generale ancora sopra la norma un po’ dappertutto. Giornata ventosa con venti moderati o localmente forti in rotazione antioraria attorno a un minimo di pressione centrato in prossimità della Sardegna.
Mercoledì 24, giornata di Vigilia, il tempo dovrebbe migliorare, con nuvole alternate anche a delle schiarite, in gran parte del Sud e sul medio Adriatico. Residue precipitazioni intermittenti in Sardegna e lungo il Tirreno dalla Toscana alla Campania. Al Nord rischio di precipitazioni sparse un po’ in tutte le regioni con nevicate sulle Alpi a quote tra i 1100 e i 1400 metri in abbassamento in serata. Temperature massime in lieve rialzo nelle minime e con i primi cali al Nordest. Ancora piuttosto ventoso con venti meridionali al Sud e Bora sull’alto Adriatico.

Natale e Santo Stefano con freddo in aumento, piogge e nevicate: la tendenza meteo
Nella giornata di Natale la circolazione ciclonica dovrebbe essere centrata tra le due Isole maggiori. Da questa posizione, oltre a rendere il tempo tra il perturbato e l’instabile su Nordovest, Emilia Romagna e gran parte del Centrosud (le precipitazioni più intense e abbondanti sono attese su Piemonte occidentale, attorno al Tirreno, al Sud e dal pomeriggio anche sul medio Adriatico), dovrebbe cominciare a richiamare freddi venti orientali verso le regioni settentrionali ed il medio e alto Adriatico dove è atteso un evidente raffreddamento.
L’afflusso di aria più fredda si tradurrà anche in un calo della quota neve nelle Alpi occidentali fin verso i 600-800 metri e sull’Appennino centro-settentrionale dagli 800-1000 del settore emiliano fino ai 1300-1500 del settore centrale. Venti in generale ancora sostenuti, fino a forti di Tramontana in Liguria e di Bora sull’alto Adriatico.
Per Santo Stefano il vortice potrebbe divenire un po’ meno attivo con rischio di ulteriori precipitazioni limitato ad Emilia, regioni del medio Adriatico e del Sud peninsulare e venti in generale meno intensi. Per conferme e maggiori dettagli si rimanda agli aggiornamenti dei prossimi giorni.



