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La Ciclovia del sole: da Bologna a Verona, fino a Bolzano

Il corridoio ciclabile che attraverserà l'Europa da nord a sud prende forma: completato il tratto tra Veneto ed Emilia Romagna. Ecco dove si può già pedalare
Mobilità17 Maggio 2021 - ore 08:23 - Redatto da Redazione Meteo.it
Mobilità17 Maggio 2021 - ore 08:23 - Redatto da Redazione Meteo.it
Un tratto dalla Ciclovia del sole (foto: Wikimedia commons)

Finalmente, con l'inaugurazione dell'ultimo tratto di pista ciclabile lungo quasi 50 chilometri, è stato completato il tratto di Ciclovia del sole che collega Verona a Bologna. Il progetto, nato con l'obiettivo di incentivare la mobilità sostenibile e ridurre l'inquinamento ambientale, è stato portato a termine da poco più di un mese. Già molte persone hanno provato questa pista, sorta sull’ex tracciato ferroviario che collega la città di Romeo e Giulietta al capoluogo emiliano.

Lungo la Ciclovia del sole

Dopo circa due anni di lavori, il 13 aprile scorso è stato inaugurato il nuovo tratto della Ciclovia del sole: 46 chilometri di pista ciclabile che collegano Mirandola, in provincia di Modena, a Sala Bolognese. Essendo completamente pianeggiante, anche i meno allenati possono divertirsi e completare l’intero percorso senza affaticarsi troppo. Tra le tante particolarità, è stata realizzata pure una segnaletica autonoma per la ciclopista.

Si parte appena fuori dal centro storico di Mirandola, città natale di Giovanni Pico, e in 10 chilometri si arriva a San Felice sul Panaro, altri 4,5 per giungere a Camposanto e 7,5 per arrivare a Crevalcore. Si passa poi per San Giovanni in Persiceto e Anzola, infine si arriva a Sala Bolognese, da cui è previsto un collegamento provvisorio di 18 chilometri fino al centro storico di Bologna.

Una parte dell'itinerario della Ciclovia del sole (foto: Wikimedia commons)

Durante il percorso vengono attraversati 4 fiumi: il Lavino, il Ghironda, il Samoggia e il Panaro. Mentre, per gli amanti della cultura, sono stati inseriti sul tracciato 22 totem, per fornire informazioni storiche, botaniche e sulle bellezze naturali e artificiali incontrate lungo la via.

Questa non è (solo) una pista ciclabile

La ciclopista del Sole nasce non solo per favorire la mobilità alternativa negli spostamenti quotidiani, per soprattutto per rilanciare il turismo, in particolare quello sulle due ruote, lento e naturale. Per questo motivo sono state inserite vere e proprie aree di sosta con tavoli e strutture in legno, per favorire il ristoro e creare occasioni di convivialità.

Questi punti ristoro, alimentati da un impianto fotovoltaico ad hoc, sono illuminati anche nelle ore serali e sono dotati di punti per la ricarica delle batterie, tanto per lo smartphone quanto per le biciclette elettriche. Inoltre, è presente nelle piazzole una rete wi-fi completamente gratuita, rendendo la pista ciclabile un'infrastruttura al passo con i tempi. Affinché il percorso sia utilizzato il più possibile anche per spostamenti di lavoro, scolastici e per altre attività quotidiane, la ciclovia è stata realizzata con una trentina di connessioni con la viabilità locale. Questo per evitare che i ciclisti si spostino nei percorsi cittadini, normalmente battuti dalle auto.

(foto: Unsplash)

Un progetto che attraversa l'Europa, su due ruote

Con l'inaugurazione di questi ulteriori chilometri di pista, ora è di fatto possibile percorrere l’intero tratto delle ciclovia da Bolzano a Bologna, mentre siamo ancora in attesa che siano realizzate alcune parti del tracciato che collega il capoluogo emiliano a Firenze.

La ciclovia rientra nel più ampio progetto europeo della Eurovelo 7, meglio conosciuto come il percorso del sole, ossia la realizzazione di un tracciato adatto alle biciclette che collega Capo Nord con Malta, creando un tutt'uno senza soluzione di continuità tra le ciclopiste dei vari paesi europei, per un totale di oltre 7.400 chilometri. L’obiettivo finale è realizzare una delle vie ciclabili più importanti d’Europa, favorendo una mobilità dolce e sostenibile, all'interno di una rete continentale vasta e articolata che si chiama appunto Eurovelo. Un processo di trasformazione è già in fase avanzata nei paesi del nord, mentre l’Italia sta accelerando per cercare di colmare il gap di partenza.

Il progetto della rete europea Eurovelo (immagine: Wikimedia Commons)

Un ampliamento green

A rendere ancora più affascinante la Ciclovia del sole e, in particolare, il tratto emiliano, è il progetto che verrà presentato a breve al Ministero per la transizione ecologica per la realizzazione di un corridoio alberato sui margini della pista ciclabile. Il progetto interessa i comuni di Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto e Crevalcore ed è un'iniziativa per favorire la riforestazione urbana e la ricostruzione di aree verdi.

Se il progetto dovesse andare in porto, si realizzerà un corridoio di alberi lungo 15 chilometri, coinvolgendo una superficie compresa tra i 7 e i 9 ettari. Oltre ai benefici in termini di riduzione dell’inquinamento, aumento della biodiversità e miglioramento del paesaggio, la presenza di alberi renderà più funzionali le aree di sosta e più piacevole il percorso per i ciclisti. Insomma, da un lato potrebbe essere un’occasione per il contrasto al cambiamento climatico e dall’altro un modo per abbellire e rendere più attrattivo un tratto di ciclopista destinato a diventare molto frequentato, non solo dagli italiani.

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