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Allergie di primavera: quali sono e come combatterle

Individuare precocemente l’allergia primaverile permette di intervenire con tempestività e migliorare notevolmente il benessere quotidiano. Test allergologici specifici consentono di identificare con precisione gli allergeni responsabili.
Salute22 Marzo 2025 - ore 14:34 - Redatto da Meteo.it
Salute22 Marzo 2025 - ore 14:34 - Redatto da Meteo.it

Con l’arrivo della primavera, le giornate si allungano, le temperature si fanno più miti e la natura si risveglia in tutto il suo splendore. Ma per molte persone, questo periodo dell’anno coincide anche con l’inizio delle allergie stagionali. I pollini degli alberi, delle graminacee e delle erbe infestanti diventano i principali responsabili di fastidiosi sintomi come starnuti, occhi arrossati, naso che cola e difficoltà respiratorie. Capire quali sono le allergie più comuni in primavera e come affrontarle è fondamentale per migliorare la qualità della vita durante questa stagione.

Le allergie primaverili più comuni

Le allergie di primavera sono principalmente scatenate dai pollini, microscopici granelli rilasciati nell’aria dalle piante durante la fioritura. Le più diffuse sono quelle alle graminacee, responsabili di gran parte dei sintomi allergici tra marzo e giugno. Anche alberi come betulla, ontano, nocciolo, platano e pioppo possono provocare reazioni importanti nei soggetti predisposti. In alcune regioni, le piante infestanti come la parietaria rappresentano un ulteriore fattore di rischio. La quantità di polline nell’aria varia in base al clima e alla zona geografica, ma anche alle condizioni meteo: giornate calde, secche e ventose favoriscono la diffusione dei pollini, aumentando l’esposizione e i disturbi.

Sintomi e manifestazioni delle allergie stagionali

I sintomi delle allergie primaverili si concentrano principalmente a livello delle vie respiratorie e degli occhi. Si possono manifestare con rinite allergica, caratterizzata da naso chiuso o che cola, starnuti frequenti, prurito al naso e agli occhi, fino ad arrivare alla congiuntivite allergica con lacrimazione e arrossamento. Nei casi più gravi, soprattutto nei soggetti asmatici, l’esposizione ai pollini può peggiorare i sintomi respiratori, provocando tosse, affanno e difficoltà a respirare. È importante distinguere questi sintomi da quelli di un semplice raffreddore, poiché hanno una durata più lunga e si presentano sempre nelle stesse stagioni.

Come prevenire e contrastare i sintomi allergici

Affrontare le allergie di primavera richiede una strategia che unisca prevenzione e trattamento. Ridurre l’esposizione ai pollini è il primo passo: è utile consultare i bollettini pollinici per sapere quando i livelli sono più alti, evitare di uscire nelle ore centrali della giornata e dopo giornate ventose, tenere le finestre chiuse soprattutto al mattino e utilizzare filtri antipolline per auto e condizionatori. Anche cambiare spesso i vestiti e lavare i capelli dopo essere stati all’aperto può aiutare a limitare il contatto con gli allergeni.

Dal punto di vista farmacologico, i farmaci antistaminici sono i più utilizzati per alleviare i sintomi, insieme a spray nasali e colliri specifici. In alcuni casi, lo specialista può consigliare una terapia desensibilizzante, conosciuta come immunoterapia, che consiste nella somministrazione controllata dell’allergene per ridurre la sensibilità nel tempo. È fondamentale, però, non ricorrere all’automedicazione e rivolgersi sempre a un allergologo per una diagnosi corretta e un piano terapeutico personalizzato.

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Ultimo aggiornamento Domenica 14 Dicembre ore 18:58

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