FacebookInstagramXWhatsApp

Zecche: dovremo difenderci tutto l’anno per colpa dei cambiamenti climatici

Le zecche si stanno diffondendo sempre più rapidamente, ma la loro proliferazione potrebbe durare per tutto l'anno a causa dei cambiamenti climatici: ecco come difendersi
Ambiente3 Giugno 2022 - ore 16:06 - Redatto da Redazione Meteo.it
Ambiente3 Giugno 2022 - ore 16:06 - Redatto da Redazione Meteo.it
Unisciti al nuovo canale WhatsApp!

L'allarme zecche in Italia prosegue, ma arrivano ulteriori cattive notizie: la loro proliferazione proseguirà per tutto l'anno, anche nei mesi invernali. La colpa? È dei cambiamenti climatici.

Emergenza zecche in Italia: proseguirà d'inverno?

Nei giorni scorsi vi avevamo parlato di una crescita dei morsi di zecche in Italia, specialmente al Nord, e di come difendersi. Questo fenomeno, molto pericoloso perché può portare alla diffusione di virus e malattie, ha alla base più di una causa. Certamente la siccità e l'avvicinamento degli animali selvatici ai centri urbani influiscono notevolmente, ma sono le alte temperature a giocare un ruolo fondamentale nella proliferazione delle zecche.

Questi parassiti non sono soliti circolare nei mesi invernali, poiché preferiscono nascondersi in profondità per ripararsi dal freddo. Basandoci sui dati raccolti nello scorso inverno, però, questa abitudine sembra essersi interrotta. In Scozia, ad esempio, sono stati registrati casi di malattia di Lyme proprio nei mesi che vanno da dicembre a marzo, un evento del tutto eccezionale. Questa malattia è tipicamente trasmessa dalle zecche, che fungono da vettori e la diffondono tra gli essere umani. È possibile dunque ipotizzare che la circolazione di questi aracnidi stia ampliando la sua durata, non limitandosi più solamente ai mesi estivi.

Zecche anche d'inverno, perché?

Quest'anno in Italia da gennaio sono stati registrati diversi ricoveri in ospedale causati da punture di zecche, addirittura 37 nel solo Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in provincia di Verona. Le alte temperature registrate specialmente nel mese di maggio hanno favorito l'anticipo della proliferazione di questi insetti, ma di questo passo saranno in grado di abituarsi agevolmente anche agli altri mesi dell'anno.

Sono numerosi gli studi che attribuiscono ai cambiamenti climatici la causa della diffusione delle zecche anche nei mesi invernali, e non è difficile immaginarlo. Con le temperature che si alzano di anno in anno e gli inverni sempre più miti, questi insetti non sono più costretti a nascondersi sotto le pietre per difendersi dal freddo e preferiscono uscire allo scoperto e cacciare. Il riscaldamento globale sta rendendo aridi i terreni ma al tempo stesso ha reso fertile il campo per le zecche, che si stanno ambientando anche in Paesi in cui non erano mai riuscite a diffondersi. Si pensi, ad esempio, alla già citata Scozia o al freddo Canada. Sembra che dobbiamo dunque prepararci a una nuova forzata convivenza con questi pericolosi esseri e prendere le dovute precauzioni 12 mesi all'anno: ecco quali sono.

Unisciti al nuovo canale WhatsApp!
Articoli correlatiVedi tutti


  • Il Sole entra nella fase di massimo solare, possibili aurore inaspettate e minacce tecnologiche
    Ambiente23 Ottobre 2024

    Il Sole entra nella fase di massimo solare, possibili aurore inaspettate e minacce tecnologiche

    Il Sole si trova nella sua fase più intensa. La Nasa avverte "le tempeste solari possono mettere a dura prova le infrastrutture tecnologiche"
  • Fingersi morta per evitare le attenzioni dei maschi: la strategia (da brividi) della libellula della specie Aeshna
    Ambiente15 Ottobre 2024

    Fingersi morta per evitare le attenzioni dei maschi: la strategia (da brividi) della libellula della specie Aeshna

    Aeshna juncea è la libellula che finge la morte per difendersi dai maschi. Si tratterebbe di un comportamento più comune di quanto si immagini
  • Scompaiono gli animali vertebrati selvatici: -73% in 50 anni. L’allarme del Wwf
    Ambiente13 Ottobre 2024

    Scompaiono gli animali vertebrati selvatici: -73% in 50 anni. L’allarme del Wwf

    Dal 1970 al 2020 la dimensione media delle popolazioni globali di animali selvatici è calata del 73%. Lo denuncia un report del Wwf.
  • Raro argonauta avvistato nello Stretto di Messina
    Ambiente11 Ottobre 2024

    Raro argonauta avvistato nello Stretto di Messina

    Un rarissimo esemplare di argonauta è stato avvistato nello Stretto di Messina, durante una sessione di monitoraggio per i cetacei.
Ultime newsVedi tutte


Meteo, domenica 27 di pioggia su Nord-Ovest e Sardegna, poi arriva l'alta pressione
Tendenza24 Ottobre 2024
Meteo, domenica 27 di pioggia su Nord-Ovest e Sardegna, poi arriva l'alta pressione
La fase di maltempo continuerà a interessare le regioni di Nord-Ovest e la Sardegna fino a domenica. Altrove condizioni meteo più stabili
Meteo Weekend: tra il 26 e 27 ottobre nuovo maltempo sull'Italia
Tendenza23 Ottobre 2024
Meteo Weekend: tra il 26 e 27 ottobre nuovo maltempo sull'Italia
Nel weekend le condizioni meteo peggiorano di nuovo per l'arrivo di una intensa perturbazione: le previsioni
Meteo: nuovo vortice all'orizzonte con rischio di piogge abbondanti. Ecco dove
Tendenza22 Ottobre 2024
Meteo: nuovo vortice all'orizzonte con rischio di piogge abbondanti. Ecco dove
Un'altra perturbazione accompagnata da un vortice di bassa pressione potrebbe raggiungere l'Italia con precipitazioni intense e abbondanti.
Mediaset

Ultimo aggiornamento Venerdì 25 Ottobre ore 01:30

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati - Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154