FacebookInstagramXWhatsApp

Wwf: inquinamento oceani per plastica 4 volte in più entro 2050

Inquinamento oceani fino a 4 volte in più entro il 2050. L'allarme lanciato dal Wwf in vista della prossima Assemblea Onu. Il 90% delle specie marine sono a rischio.
Ambiente9 Febbraio 2022 - ore 13:52 - Redatto da Redazione Meteo.it
Ambiente9 Febbraio 2022 - ore 13:52 - Redatto da Redazione Meteo.it
Unisciti al nuovo canale WhatsApp!

Inquinamento oceani 4 volte maggiore entro il 2050. L'allarme plastica nei mari è stato lanciato dal Wwf che, in vista della prossima Assemblea delle Nazioni Unite per l'Ambiente (Unea), che si terrà dal 28 febbraio al 2 marzo, ha reso noto un nuovo report preoccupante. Mentre aumentano le richieste proprio per questa assemblea Onu perché si affronti per la prima volta con un trattato internazionale anche questa emergenza, pericolosa come il riscaldamento globale.

Il report Wwf sull'inquinamento plastica negli oceani

Il nuovo report Wwf ha analizzato oltre 2590 studi sull'inquinamento da plastica negli oceani, fornendo così una analisi completa dell'impatto che sta causando sulle varie specie e sugli ecosistemi marini. I risultati sono davvero allarmanti, tanto che il fenomeno è stato definito dalle Nazioni Unite "una vera e propria crisi planetaria".

A creare allarme è anche il fatto che, molto probabilmente, l'inquinamento da plastica sarà destinato ad aumentare, e la crescita comporterà in molte aree rischi ecologici significativi che finirebbero per indebolire gli attuali sforzi per proteggere e aumentare la biodiversità. Occorre quindi correre subito ai ripari, riducendo la produzione e l’uso della plastica a livello globale.

Per comprendere appieno il problema basta pensare che la massa (in peso) di tutta la plastica presente sulla Terra supererà il peso di tutti gli animali marini messi insieme.

Anche se riuscissimo ad eliminare oggi stesso la dispersione globale di plastica in natura, la "coda lunga" di microplastiche risulterebbe comunque con una concentrazione doppia nel 2050 rispetto a quella attuale, con alcuni scenari che ipotizzano addirittura una quantità 50 volte superiore per il 2100.

Questo significa che, entro fine secolo, potremmo raggiungere una concentrazione di microplastiche altamente pericolosa dal punto di vista ecologico in un'area marina di superficie pari a due volte e mezzo la Groenlandia. Qualora la produzione di plastica raddoppiasse entro il 2040 infatti, i detriti di plastica (le microplastiche, appunto) nell'oceano finirebbero per quadruplicarsi entro il decennio successivo.

Black list di inquinamento da plastica, gli hot spot oltre la soglia

Esiste una "soglia massima tollerabile di inquinamento da microplastica", stabilita in 120mila oggetti per metro cubo. Sebbene si tratti di una soglia già alta, esistono molti hot spot in cui risulta essere già abbondantemente superata.

La Black List dei mari inquinati da plastica comprende il Mar Mediterraneo (dove ogni anno finiscono circa 229mila tonnellate di plastica), la Cina orientale e il Mar Giallo, ma anche il ghiacciaio marino artico.

Effetti della plastica sulla biodiversità

L'inquinamento da plastica nei mari provoca numerosi danni alle specie marine: dall'intrappolamento al soffocamento, passando attraverso ingestione e rilascio di sostanze chimiche tossiche. E se è stato stimato che il 90% di specie marine siano a rischio per gli effetti provocati dalla plastica nei mari, la situazione non migliora se analizziamo l'impatto del polimero sugli ecosistemi marini, dove barriere coralline e foreste di mangrovie stanno rischiando moltissimo.

Trattato globale per prevenire la crisi planetaria della plastica

Una volta dispersi nell'oceano i rifiuti plastici sono quasi impossibili da recuperare, e con il passare del tempo tendono a frammentarsi dando origine alle micro e nanoplastiche. che continueranno ad aumentare per decenni. Ecco perché, come ribadisce la responsabile sostenibilità di WWF Italia Eva Alessi, è fondamentale agire a monte dell'inquinamento, con l'impegno che vedano coordinati i governi, il mondo produttivo e la società. "Quello che serve è un Trattato globale legalmente vincolante. Solo questa può essere la possibile soluzione per combattere l'inquinamento marino da plastica".

Unisciti al nuovo canale WhatsApp!
Articoli correlatiVedi tutti


  • L’ondata di calore “The Blob” ha causato in due anni la morte di circa 4 milioni di uccelli marini nell’Oceano Pacifico nord-orientale
    Ambiente10 Gennaio 2025

    L’ondata di calore “The Blob” ha causato in due anni la morte di circa 4 milioni di uccelli marini nell’Oceano Pacifico nord-orientale

    L'allarme per l'ondata di calore del 2016, soprannominata "The Blob", che ha colpito gli uccelli marini.
  • Sicilia: scoperta nuova specie di coleotteri, ecco come
    Ambiente9 Gennaio 2025

    Sicilia: scoperta nuova specie di coleotteri, ecco come

    Dalla Sicilia arriva la scoperta dell'individuazione di una nuova specie di coleotteri. Il ritrovamento è avvenuto nella Grotta Ciavuli.
  • Comedy Wildlife Photography Awards 2024: a trionfare è la foto di un italiano
    Ambiente8 Gennaio 2025

    Comedy Wildlife Photography Awards 2024: a trionfare è la foto di un italiano

    Chi ha vinto l'Intel Comedy Wildlife Photography Awards 2024? A trionfare è stato un italiano. Ecco con quale scatto e gli altri vincitori.
  • Vietato gettare abiti nell’indifferenziato: dal 1° gennaio è scattato l’obbligo del riciclo dei rifiuti tessili
    Ambiente4 Gennaio 2025

    Vietato gettare abiti nell’indifferenziato: dal 1° gennaio è scattato l’obbligo del riciclo dei rifiuti tessili

    Dal 1 gennaio 2025 è vietato gettare abiti nell'indifferenziata: un cambiamento epocale che coinvolge non solo l'Italia, ma tutta Europa.
Ultime newsVedi tutte


Meteo, dal 16 gennaio ancora maltempo su alcune regioni: la tendenza
Tendenza13 Gennaio 2025
Meteo, dal 16 gennaio ancora maltempo su alcune regioni: la tendenza
Aria meno fredda in arrivo verso il fine settimana ma anche nuove fasi con piogge e rovesci soprattutto su Isole e Sud. La tendenza meteo dal 16 gennaio
Meteo: tra mercoledì 15 e giovedì 16 rischio piogge e clima freddo. Poi svolta
Tendenza12 Gennaio 2025
Meteo: tra mercoledì 15 e giovedì 16 rischio piogge e clima freddo. Poi svolta
La tendenza per la seconda parte di settimana rimane incerta: persiste il rischio piogge mentre nell'ultima parte di settimana clima meno freddo.
Meteo: dal gelo artico all'anticiclone! Inverno in pausa da metà settimana. La tendenza
Tendenza11 Gennaio 2025
Meteo: dal gelo artico all'anticiclone! Inverno in pausa da metà settimana. La tendenza
L'afflusso di aria artica sull'Italia inizierà ad attenuarsi da martedì 14 gennaio. Nei giorni a seguire anticiclone e un po' di caldo anomalo.
Mediaset

Ultimo aggiornamento Martedì 14 Gennaio ore 03:34

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati - Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154