Terremoto a Pescasseroli vicino L'Aquila, le scosse e i dati

Torna l'apprensione nell'Aquilano. Nella notte tra giovedì 29 e venerdì 30 maggio, Pescasseroli è stata interessata da una serie di sei lievi scosse sismiche, avvenute tra l’1:51 e le 3:36. La magnitudo dei movimenti tellurici è risultata compresa tra 2.0 e 2.9 della scala Richter. Un ulteriore evento sismico di bassa intensità era stato rilevato anche nel primo pomeriggio del 29 maggio, alle 13:25, nel territorio di Pescocostanzo.
Terremoto Aquila in Abruzzo, sei scosse di terremoto a Pescasseroli
Notte di apprensione per gli abitanti di Pescasseroli, in Abruzzo. Una serie di scosse sismiche ha colpito la zona a partire da circa l’una e mezza della notte. Nelle ore successive si è registrato uno sciame sismico con epicentro localizzato tra i 3 e i 5 chilometri a nord-est di Pescasseroli.
Secondo quanto riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), sono stati rilevati ben 17 eventi tellurici tra l’1:31 e le 3:36. La scossa più forte, con magnitudo 2.9, si è verificata alle 2:06, con una profondità compresa tra i 10 e i 19 chilometri. Gli eventi sismici sono stati avvertiti dalla popolazione in particolare a Sulmona, Isola del Liri, Scanno, Opi, Corfinio, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Arpino e Sora.
Le scosse registrate sono state lievi e al momento non si segnalano danni a cose o persone. Non si è reso necessario l'intervento della Protezione Civile. Ciononostante non sono mancate le segnalazioni sui social: "La maggior parte della popolazione non lo ha sentito, calmi", "Io non ho sentito nulla, ero sveglia", "Piccole scosse, io non ho sentito nulla", sono alcuni dei commenti che si leggono.
Il fatto che si siano verificate sei scosse nella notte, fanno sapere gli esperti, non è il segnale di un evento sismico più intenso in arrivo. Infatti il piccolo sciame sismico non deve destare particolare allarme in quanto coerente con la tipologia di contesto tettonico.
L'Abruzzo è la seconda regione italiana a rischio sismico
L'Abruzzo si posiziona come la seconda regione italiana per estensione territoriale inserita nella fascia di massima pericolosità sismica, e al terzo posto per quanto riguarda la popolazione e il numero di abitazioni situate in queste aree a rischio. Ben il 33% del territorio abruzzese rientra nella zona sismica 1, la categoria con il più alto livello di rischio, ponendo la regione subito dopo la Calabria nella classifica italiana.
In queste aree vivono 246.311 persone e si trovano 96.458 edifici a uso abitativo, corrispondenti rispettivamente al 18,6% della popolazione regionale e al 27,7% del patrimonio residenziale, percentuali che collocano l’Abruzzo al terzo posto su scala nazionale, preceduto solo da Calabria e Basilicata. Che sia un'area fortemente sismica ce lo ricorda il tragico terremoto di magnitudo 6.1 che il 6 aprile 2009 colpì il capoluogo abruzzese causando 309 vittime e 1600 feriti.