Tendenze meteo per il Capodanno 2026: che tempo farà in Italia?

Che tempo farà in Italia a Capodanno 2026 secondo le ultime tendenze meteo? Dopo giorni di alta pressione la vigilia di Capodanno e il giorno di Capodanno irromperà un vortice di aria gelida che provocherà un crollo termico e porterà con sé qualche nevicata sull'Appennino al Centro - Sud. Ecco tutti i dettagli.
Tendenze meteo Capodanno 2026: aria gelida e neve in arrivo?
Secondo le ultime tendenze meteo per Capodanno 2026 pare proprio che arrivi già tra la sera di martedì 30 e la mattinata di mercoledì 31, un rapido e drastico cambio climatico. È stata confermata, infatti, l’irruzione di aria più fredda dai Balcani, accompagnata da venti di Bora e Maestrale, che determinerà un generale calo termico con qualche precipitazione sul medio Adriatico e al Sud. Quota neve? Fino a 600 - 700 metri in Appennino.
La notte di Capodanno si prospetta pertanto davvero molto fredda, ma asciutta. Piogge e nevicate saranno comunque molto scarse. Solo durante il giorno di San Silvestro si potranno verificare, infatti, piogge nelle estreme regioni meridionali, tra Calabria meridionale e Sicilia.
Il calo delle temperature sarà più sensibile al Nord e sulle regioni adriatiche, più marginale invece il coinvolgimento delle Isole maggiori. I valori si porteranno diffusamente al di sotto della norma, particolarmente al Nord dove il clima pungente si avvertirà anche a Capodanno con valori diurni che, in val padana, faranno fatica a superare i 4-5 gradi. Ad accentuare la sensazione di freddo, sul versante adriatico sarà l’intensa ventilazione di Grecale e Tramontana, con raffiche fino a 60-70 km/h e mari localmente agitati. In queste zone le temperature non saliranno sopra ai 6 o 7 gradi.
Che tempo farà dopo Capodanno?
La tendenza più a lungo termine, dunque per l’inizio di gennaio 2026 resta ad oggi molto incerta a causa di una circolazione atmosferica piuttosto complessa e di difficile interpretazione da parte dei modelli.
In linea generale la fase fredda dovrebbe esaurirsi velocemente, con un rialzo delle temperature tra il 2 e il 4 gennaio, complice l’afflusso di aria più temperata atlantica, ma anche più umida verso il Mediterraneo centrale, associata ad una perturbazione (la prima dell’anno, con obiettivo principale il Centro-Sud).






