Due piogge di stelle in sole 24 ore: giugno inizia con un regalo speciale

Giugno parte decisamente con il botto per gli appassionati di eventi celesti. Sono infatti in arrivo ben due sciami meteorici, che raggiungeranno il picco ad appena 24 ore di distanza uno dall'altro.
Le stelle cadenti di giugno: uno spettacolo imperdibile nel cielo estivo
I piccoli puntini luminosi che infiammano il cielo sono appuntamenti irrinunciabili in questa stagione. Oltre a costituire eventi affascinanti, si verificano anche in un periodo in cui le temperature miti e gradevoli invitano molto di più a trascorrere qualche ora all'aria aperta.
Per i più romantici inizia così un periodo in cui cercare di avvistare quante più stelle cadenti possibile a cui affidare i propri desideri diventa un passatempo molto gradito. E in attesa di vivere la magia delle Lacrime di San Lorenzo, per le quali dovremmo attendere agosto, sarà possibile dilettarsi a cercare di individuare il maggior numero di meteore in una "ventiquattr'ore che ci regalerà ben due sciami al picco".
La magia delle Arietidi infiamma il cielo di giugno
Sciame meteorico che si ripresenta ogni anno, nel periodo compreso tra il 22 maggio e il 2 luglio, le Arietidi sono scientificamente note con la sigla internazionale ARI e, insieme alle Zeta Perseidi, rappresentano uno degli sciami diurni più intensi. Nel momento di massima attività, questo sciame può arrivare a sfiorare uno ZHR di 60 meteore/ora.
Scoperto dal radiotelescopio di Jodrell Bank in Inghilterra durante l’estate del 1947, lo sciame sembra essere originato dall'asteroide 1566 Icarus, anche se il suo corpo progenitore non è ancora stato identificato con assoluta certezza.
Come fanno sapere dall'Uai, l'Unione astrofili italiani, il radiante, ovvero il punto dal quale le meteore sembrano originarsi, è situato nella costellazione dell'Ariete. A causa della vicinanza al Sole, è sempre preferibile dedicarsi all'osservazione di queste meteore nelle ore che precedono l'alba. Il picco delle Arietidi 2025 è atteso per il 5 giugno, e per cercare di individuarne il maggior numero possibile vi consigliamo di alzare gli occhi al cielo intorno alle 04:30 del mattino.

Le Zeta Perseidi protagoniste del cielo
Il secondo appuntamento è quello che vede le Zeta Perseidi 2025 infiammare il cielo. Ad appena 24 ore di distanza dal picco delle Arietidi, sarà questo sciame a imporsi come protagonista nel cielo estivo. Le Zeta Perseidi (conosciute anche con la sigla ZPE) sono stelle cadenti che ogni anno si ripresentano nel periodo compreso tra il 20 maggio e il 5 luglio e che nel 2025 raggiungeranno il picco massimo il 6 giugno.
Anche in questo caso si tratta di meteore che hanno il radiante prospetticamente molto vicino al Sole, caratteristica che distingue gli sciami cosiddetti "diurni", per cui il momento migliore per osservarle è, ancora una volta, quello che precede l'alba.
Parlando di ZHR dobbiamo puntualizzare che si tratta di uno sciame nettamente minore se paragonato alle Arietidi, visto che anche nel momento di massima attività difficilmente arriva a superare le 20 meteore all'ora.

Qualche consiglio extra per un'osservazione ottimale
La vicinanza delle due porzioni di cielo dal quale scaturiscono i due gruppi di stelle e della data in cui i due sciami raggiungono il picco, potrebbero permetterci di "moltiplicare" la magia e vedere le prime associarsi alle seconde in una pioggia di stelle che promette di tenerci, per ben due sere consecutive, con il naso all'insù.
A penalizzare l'osservazione delle Arietidi 2025, così come quella delle Zeta Perseidi 2025, ci sarà il bagliore lunare. Il nostro satellite sarà infatti una Gibbosa crescente con una luminosità del 72% il 5 giugno e dell'80% la sera successiva. Tuttavia puntando la sveglia alle 4:30 potremmo ovviare a questo problema, visto che la Luna tramonterà intorno alle 3:00.
L'ultima raccomandazione riguarda la scelta dei luoghi di osservazione: allontanandosi il più possibile dalle luci artificiali delle città sarà possibile godere di cieli più bui, e trasformare questo spettacolo in una magia che, come ogni altro dono celeste, saprà incantare tutti gli appassionati di astronomia.