Pioggia di stelle cadenti in Italia: ecco le date da non perdere

Tra qualche giorno un nuovo sciame di stelle cadenti arriverà a "infiammare" il cielo. Le Idridi di Marzo pronte a regalare spettacolo nel picco previsto tra il 14 e il 15 di questo mese. A seguire ci saranno altri sciami, compreso quello raro e imprevedibile delle Camelopardalidi.
Dopo l'eclissi lunare arrivano le stelle cadenti
Per gli appassionati di fenomeni celesti si prospetta una 24 ore decisamente unica. All'alba del 14 marzo ci attende infatti un'eclissi di Luna totale e, sebbene lo spettacolo non sia interamente visibile dall'Italia, non mancheranno i siti specializzati che permetteranno di seguire anche le fasi clou dell'evento.
A meno di 24 ore di distanza, quando le immagini più spettacolari dell'eclissi lunare saranno ancora ben vivide nella mente, ci sarà un altro appuntamento da non perdere. Protagonista stavolta non sarà il nostro satellite naturale, ma uno sciame meteorico forse non molto noto, ma degno di attenzione. Stiamo parlando delle Idridi di marzo che, come fanno sapere dall'Uai, l'Unione Astrofili Italiani, raggiungeranno il loro picco nelle prime ore della notte del 14 marzo.

Come vedere le Idridi di marzo 2025
Le meteore attraverseranno la costellazione dell’Idra con una velocità moderata (43 km/s). Lo ZHR decisamente modesto (in genere queste meteore offrono 3/4 stelle cadenti ogni ora) e il disturbo lunare non sono certo elementi a loro favore, ma chi ha qualche desiderio nel cassetto potrà cercare nel firmamento le meteore più brillanti.
Coloro che vorranno dedicarsi all'osservazione di questo sciame di stelle cadenti potranno aumentare le probabilità di individuarle scegliendo punti particolarmente bui. Allontanandosi dalle luci artificiali delle città e potendo contare su cieli sereni, sarà infatti possibile individuare il maggior numero di Idridi di marzo. Il radiante, ovvero il punto da cui sembrano avere origine sarà visibile per tutta la notte alto sull'orizzonte.
Gli altri appuntamenti stellari di marzo
La Luna ci regalerà un evento davvero spettacolare con la sua eclissi, ma il plenilunio potrebbe recare qualche disturbo all'osservazione delle Idridi. Se il disturbo lunare, o anche un cielo non proprio sereno, rovineranno lo spettacolo potremmo sempre rifarci nei prossimi giorni.
Nel mese di marzo sono infatti diversi gli sciami meteorici che raggiungeranno il picco, permettendo a tutti di affidare a qualche stella cadente i propri desideri. Dopo le Idridi, saranno di scena il 19 marzo le Theta Leonidi, piccolo sciame che, seppur con uno ZHR di 2 meteore/ora, può sorprendere con apparizioni particolarmente luminose.
Quasi contemporaneamente, il 20 marzo, saranno le Beta Triangulidi a raggiungere il picco. La particolarità di questo sciame è dovuta alla posizione del radiante nella costellazione del Triangolo, circumpolare per molte latitudini settentrionali. Ciò permette osservazioni continuative durante l'intera notte.
Se i gruppi di stelle cadenti esaminati finora presentano tutti attività modeste, le Camelopardalidi di marzo potrebbero invece riservare agli osservatori più pazienti molte sorprese. Si tratta di uno sciame raro e imprevedibile, che tra l'altro raggiungerà il picco in un momento in cui la Luna sarà nell'ultimo quarto, offrendo condizioni favorevoli per l'osservazione. Gli esperti consigliano di monitorare il cielo nel periodo compreso tra le 22.00 UTC del 24 marzo e le 04.00 UTC del 25 marzo, quando la Terra potrebbe attraversare un filamento di detriti rilasciato relativamente di recente dalla cometa progenitrice.
Non dimentichiamo infine che, oltre agli sciami meteorici identificati, il cielo di marzo offrirà un sottofondo costante di meteore sporadiche. Sebbene non siano associate a uno sciame specifico, il loro numero aumenterà sensibilmente rispetto ai mesi invernali raggiungendo, nelle ore che precedono l'alba, 6/8 meteore ogni ora.