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Oumuamua, risolto il mistero dell’oggetto interstellare: "Non è un’astronave aliena"

Risolto dopo 6 anni il mistero dell'oggetto interstellare chiamato 'Oumuamua: "Non è un’astronave aliena ma si tratta di planetesimo"
24 Marzo 2023 - ore 12:03 Redatto da Redazione Meteo.it
24 Marzo 2023 - ore 12:03 Redatto da Redazione Meteo.it
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Foto da Twitter

Svelato il mistero dell’oggetto interstallare, avvistato nell’ottobre 2017, e denominato 'Oumuamua. Secondo i ricercatori Jennifer Bergner dell’Università della California a Berkeley e Darryl Seligman della Cornell University a Ithaca, si tratterebbe di un "planetesimo", un piccolo frammento di un pianeta espulso dal suo sistema planetario. Abbandonata quindi l’ipotesi dell'astronave aliena, come ipotizzato in un primo momento.

'Oumuamua: "Non è un’astronave ma un planetesimo"

A sorprendere maggiormente i ricercatori è stato il movimento di 'Oumuamua. Un movimento dovuto non solo alla forza di gravità solare, ma anche da una forza non-gravitazionale. Durante il primo avvistamento, grazie a dei telescopi nelle Hawaii, 'Oumuamua si trovava a "soli" 31 milioni di km dalla Terra. La sua velocità, nella fase di allontanamento, era molto più elevata di quanto ci si aspettasse da un oggetto di dimensioni così ridotte (115 × 111 × 19 metri).

'Oumuamua, perché è stato un mistero

Viste le sue dimensioni abbastanza ridotte, il suo movimento attorno al Sole risultava alterato dalla minuscola spinta creata quando il gas idrogeno fuoriusciva dal ghiaccio. Il calore irradiato dal Sole, infatti, porta le comete a espellere acqua e altre molecole, fino a formare l'alone luminoso e la coda di gas e polveri che ben conosciamo. Nel caso di 'Oumuamua, dell'alone e la coda non vi era alcuna traccia.

Le dichiarazioni degli Esperti

"Quando il ghiaccio viene colpito dai raggi cosmici ad alta energia - spiegano gli esperti - l’idrogeno molecolare viene abbondantemente prodotto e intrappolato all’interno del ghiaccio. Per una cometa con un diametro di diversi chilometri, il degassamento proverrebbe da un guscio molto sottile rispetto alla massa dell’oggetto. Le dimensioni ridotte di Oumuamua però potrebbero avere portato alla generazione di una forza sufficiente a deviarne la traiettoria".

"Le comete interstellari potrebbero rivelare informazioni preziose sui pianeti extrasolari. Oumuamua è stato davvero interessante da studiare. Si comportava quasi come una cometa, ma non ne aveva affatto l’aspetto. Il nostro lavoro avvalora l’ipotesi che il corpo celeste individuato nel 2017 possa essere una cometa interstellare molto piccola che subisce gli effetti dei raggi cosmici provenienti dal Sole". Ha affermato Seligman.

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