Ora solare in arrivo: quando si torna all'ora solare e il perché del cambio d'orario

Il cambio dell'ora è ormai vicino: nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, dovremo spostare le lancette degli orologi un'ora indietro passando dalle 3 alle 2.
Questo significa che la mattina avremo un'ora di luce in più la mattina, ma il buio arriverà prima la sera. La parte positiva, per chi fatica a svegliarsi, è che si potrà godere per quella notte di un'ora extra di sonno.
Ora solare 2025, quando arriva: la data in cui spostare le lancette indietro di un'ora
Come ogni anno, il ritorno all'ora solare avverrà nell'ultimo weekend di ottobre, precisamente nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre. Alle 3, le lancette dovranno essere spostate indietro di un'ora, alle 2, ma dispositivi come smartphone e smartwatch provvederanno automaticamente al cambiamento.
Questo significa che, nella notte tra il 25 e il 26 ottobre, potremo godere di un'ora in più di sonno, un vantaggio apprezzabile per chi ha poco tempo per riposarsi. L'ora solare resterà in vigore fino all'ultimo weekend di marzo 2026, quando tornerà l'ora legale e dovremo spostare le lancette un'ora avanti.
Il cambio dell'ora può influire sul nostro benessere psicofisico, provocando talvolta fastidiosi effetti collaterali. Per affrontare al meglio questo adattamento, è utile seguire alcuni consigli: consumare alimenti ricchi di vitamine e minerali, mantenersi ben idratati bevendo molta acqua, assicurarsi un sonno di qualità, evitare cibi pesanti e bevande stimolanti, e praticare attività fisica regolare.
Perché è stata creata?
L'ora legale è stata introdotta in Italia nel 1916, durante la Prima guerra mondiale, con l'obiettivo di risparmiare energia. Dopo diverse sospensioni e reintroduzioni, è diventata permanente nel 1966. Questa misura permette di sfruttare al meglio la luce naturale nei mesi estivi, riducendo i consumi energetici, grazie all'ora in più di luce nel tardo pomeriggio.
Secondo Terna, nel 2023 il risparmio energetico derivante dall'ora legale ha raggiunto circa 370 milioni di kilowattora, pari al consumo annuo di oltre 140.000 famiglie, con un risparmio economico di 90 milioni di euro e una riduzione delle emissioni di CO₂ di circa 180.000 tonnellate.
Nonostante i vantaggi energetici ed economici, il cambiamento dell'ora continua a sollevare dubbi, soprattutto per gli effetti sul nostro organismo. Negli ultimi anni, la discussione sul suo mantenimento si è intensificata a livello europeo.
Nel 2018, l'Ue ha lasciato a ogni Stato la libertà di decidere se continuare con il cambio dell'ora. In Italia si è scelto di mantenere la pratica, mentre altri Paesi, come per esempio la Russia e l'Argentina, hanno optato per un orario fisso durante tutto l'anno.