Nuovo asteroide scoperto: NEO 2025 SW verso un passaggio ravvicinato con la Terra

Gli asteroidi transitano frequentemente nelle vicinanze della Terra e, nella maggior parte dei casi, non costituiscono alcuna minaccia. Tuttavia, occasionalmente viene individuato un corpo celeste considerato potenzialmente pericoloso, a causa di una remota possibilità di impatto con il nostro pianeta.
È stato recentemente identificato un nuovo asteroide denominato NEO 2025 SW, con un diametro stimato tra i 52 e i 160 metri. Attualmente si trova nella costellazione del Sagittario, a una distanza di circa 2.707.485 chilometri dalla Terra. La sua luminosità apparente è pari a una magnitudine di 16.39.
Asteroide NEO 2025 SW in passaggio ravvicinato alla Terra, quali sono i rischi di impatto?
Nei prossimi dieci anni, il punto di massimo avvicinamento dell’asteroide NEO 2025 SW alla Terra è previsto per giovedì 25 settembre 2025. In quella data, il corpo celeste transiterà a una distanza di 0,010691 Unità Astronomiche, pari a circa 1.599.420 chilometri dal nostro pianeta, mantenendosi quindi a una distanza del tutto sicura.
L’asteroide raggiungerà una luminosità apparente di magnitudine 14.1 mentre si muoverà verso l’alto nei cieli dell’emisfero nord. Tra il 22 e il 28 settembre, resterà visibile con una magnitudine inferiore a 16, rendendolo un oggetto ideale per gli appassionati di osservazioni celesti e astrofotografia.
La traiettoria di NEO 2025 SW è monitorata attentamente, ma al momento non esistono rischi di impatto. La sua luminosità e la relativa vicinanza offriranno un’interessante opportunità per gli astronomi amatoriali. Il passaggio rientra nelle normali dinamiche del sistema solare e sarà un evento osservabile in buone condizioni meteo e con strumenti adeguati.
Cos'è un NEO?
NEO è l'acronimo di Near-Earth Object, ovvero “oggetto vicino alla Terra”. Questa categoria include asteroidi, comete, meteoroidi, sonde artificiali e altri corpi celesti la cui orbita incrocia, o potrebbe incrociare in futuro, quella terrestre.
Per essere classificati come NEO, tali oggetti devono trovarsi entro una distanza di 1,3 Unità Astronomiche (UA) dal nostro pianeta. Un’Unità Astronomica equivale approssimativamente a 150 milioni di chilometri, ovvero la distanza media tra la Terra e il Sole.
Attualmente, gli scienziati hanno identificato circa 22.000 oggetti appartenenti a questa categoria. La NASA li osserva costantemente e ne calcola le traiettorie future per stimare la possibilità di eventuali collisioni, registrando tutte le informazioni nella cosiddetta Sentry Risk Table.
Questi passaggi ravvicinati sono di grande interesse per la comunità scientifica, poiché rappresentano un’occasione unica per inviare sonde e raccogliere comunque dati fondamentali sull’origine del sistema solare.
Va anche sottolineato che le metodologie astrometriche impiegate per lo studio dei NEO sono identiche a quelle usate nell’ambito del Space Surveillance and Tracking (SST). Senza un’approfondita esperienza nell’osservazione degli asteroidi, infatti, non sarebbe possibile monitorare efficacemente oggetti artificiali come satelliti e detriti spaziali, spesso caratterizzati da altissima velocità e traiettorie complesse.
Il lavoro di identificazione, conferma e tracciamento dei NEO rientra quindi a pieno titolo nella missione di sorveglianza spaziale dell’OAS, che si estende dallo spazio circumterrestre fino alle regioni più remote del sistema solare.