Meteo: tra San Silvestro e Capodanno gelo artico! Ecco dove colpirà
I dati attualmente a nostra disposizione confermano, proprio al foto finish del 2025, l’irruzione di aria fredda di origine artico-marittima sull’Italia. Obiettivo preferenziale della colata fredda saranno l’Europa continentale e i Balcani: tuttavia, tra la sera del 30 e il giorno 31 (vigilia di Capodanno) sarà coinvolto anche il nostro Paese, attraverso un rinforzo della ventilazione da est-nordest e poi da nord, che favorirà un marcato e generale calo delle temperature.
Il crollo termico sarà più sensibile al Nord e sulle regioni adriatiche, più marginale invece il coinvolgimento delle Isole maggiori. I valori si porteranno diffusamente al di sotto della norma, particolarmente al Nord dove il clima pungente si avvertirà anche a Capodanno con valori diurni che, in val padana, faranno fatica a superare i 4-5 gradi. Ad accentuare la sensazione di freddo, sul versante adriatico (dove non si dovrebbe andare oltre i 6-7 gradi del giorno 31) sarà l’intensa ventilazione di Grecale e Tramontana, con raffiche fino a 60-70 Km/h e mari localmente agitati.
I risvolti sul tempo sono ancora da definire nei dettagli ma, l’evoluzione attuale, conferma effetti molto scarsi in termini di fenomeni e limitati al giorno di San Silvestro per le estreme regioni meridionali, con alcune piogge tra Calabria meridionale e Sicilia, mentre nella notte di Capodanno il tempo dovrebbe risultare ovunque asciutto ma freddo, appunto.

Nei primi giorni di gennaio temperature già in risalita e possibile perturbazione al Centro-Sud: la tendenza per l'inizio del 2026
La tendenza successiva, più a lungo termine, dunque per l’inizio di gennaio 2026 resta ad oggi molto incerta a causa di una circolazione atmosferica piuttosto complessa e di difficile interpretazione da parte dei modelli.
In linea generale la fase fredda dovrebbe esaurirsi velocemente, con un rialzo delle temperature tra il 2 e il 4 gennaio, complice l’afflusso di aria più temperata atlantica, ma anche più umida verso il Mediterraneo centrale, associata ad una perturbazione (la prima dell’anno), con obiettivo principale il Centro-Sud.



