Meteo prossimi giorni: nuove perturbazioni in arrivo

Fino a domani, l’Italia rimarrà interessata dagli effetti della perturbazione numero 6 di gennaio, che però tenderà progressivamente ad attenuarsi. La situazione è influenzata da un blocco della circolazione atmosferica causato da una vasta area anticiclonica sull’Europa centro-settentrionale e orientale. Questo blocco costringe la perturbazione a stazionare sulle nostre regioni, impedendone il naturale deflusso verso est.
Le previsioni del tempo per i prossimi giorni, dal 21 gennaio 2025
Con l’inizio della settimana, l’alta pressione inizierà a indebolirsi, soprattutto nel Centro Europa. Entro mercoledì, lascerà spazio alle correnti atlantiche, che trasporteranno una nuova perturbazione, la numero 7. Questo veloce sistema transiterà tra mercoledì e venerdì, portando con sé una massa d’aria più mite. Di conseguenza, le temperature saliranno sopra la media, specialmente al Centro-Sud, con un rischio molto basso di gelate notturne a bassa quota. Anche a lungo termine, i modelli atmosferici non prevedono ondate di freddo significative per l’Italia.
Previsioni per martedì 21 gennaio
La giornata inizierà con schiarite sul medio-basso Adriatico, settori ionici, Sardegna e Sicilia, mentre il resto del Paese sarà interessato da nubi sparse. Precipitazioni isolate sono attese su regioni tirreniche, Lombardia, Emilia e Friuli Venezia Giulia. Nel pomeriggio, ci saranno ampi rasserenamenti al Nord-Ovest e persistenti schiarite su Puglia, settori ionici e Sicilia. Altrove la nuvolosità sarà irregolare, con piogge sparse su Marche, regioni tirreniche centrali, basso Tirreno e Sardegna settentrionale. Entro sera, i fenomeni si attenueranno lungo la penisola. Le temperature minime si manterranno sopra lo zero, mentre le massime aumenteranno al Nord e resteranno stabili altrove. Venti leggeri interesseranno il Centro-Sud.
Tendenza per i giorni successivi
Da mercoledì si assisterà a un cambiamento della circolazione atmosferica in Europa e nel Mediterraneo. Il flusso zonale delle correnti atlantiche tornerà a penetrare nel continente, smantellando l’area di alta pressione che finora ha garantito stabilità. Questo permetterà il transito di nuove perturbazioni, che interesseranno più direttamente i settori alpini settentrionali e, in parte, anche l’Italia.
La settima perturbazione di gennaio attraverserà le regioni settentrionali tra mercoledì e venerdì, coinvolgendo marginalmente quelle centrali. Le prime precipitazioni sono attese al Nord e in Toscana già dal pomeriggio-sera di mercoledì, con neve sulle Alpi sopra i 1000-1500 metri. Gli effetti residui della perturbazione si manifesteranno sull’estremo Nord-Est e il Centro Italia nelle prime ore di venerdì, per poi spostarsi verso i Balcani, favorendo un miglioramento.
Verso il fine settimana un’altra perturbazione potrebbe raggiungere le regioni di Nord-Ovest nella giornata di domenica, preceduta da un rafforzamento dell’alta pressione sub-tropicale sulle regioni centro-meridionali. In questo contesto, le temperature saliranno sensibilmente oltre la media stagionale al Centro-Sud, mentre al Nord l’anomalia sarà meno evidente. Anche qui, però, le gelate a bassa quota saranno assenti e l’ultima decade di gennaio sembra escludere irruzioni fredde significative.