Il più grande squalo bianco (oltre 4 metri) avvistato al largo del Labrador: il video

È stato avvistato nelle acque canadesi del Labrador, in Canada, il più grande squalo bianco mai tracciato da Ocearch, organizzazione no profit che si dedica alla ricerca scientifica e alla conservazione degli squali e degli oceani.
L’esemplare, soprannominato “il gigante dell’oceano”, misura oltre 4 metri di lunghezza e ha un peso stimato di circa 750 chilogrammi. Il suo tracciamento rappresenta una preziosa opportunità per la comunità scientifica.
Studiare i suoi movimenti consente infatti di raccogliere dati sui siti di accoppiamento, riproduzione e rotte migratorie degli squali bianchi, specie chiave per l’equilibrio dell’ecosistema marino.
Come funziona il tracciamento dello squalo
Il dispositivo di monitoraggio è stato installato il 17 gennaio di quest’anno al largo delle coste della Florida. Si tratta di un tag satellitare Spot che emette un segnale ogni volta che la pinna dorsale dello squalo affiora in superficie. In questo modo i ricercatori di Ocearch possono localizzare l’animale in tempo reale e seguirne gli spostamenti.
Secondo l’organizzazione, “il tag Spot installato fornirà preziosi dati per circa cinque anni, aiutandoci a comprendere meglio i suoi schemi migratori e le aree di alimentazione e riproduzione”.
Perché gli squali bianchi migrano
Il “gigante bianco” attualmente si trova nel Golfo di San Lorenzo, e come spiega Chris Fisher, fondatore e capo spedizione di Ocearch, la sua migrazione è legata a tre principali fattori: cibo, riproduzione e temperatura dell’acqua.
“Pochissimi squali bianchi si sono spinti fin lì — afferma Fisher —. Si prepara all’inverno, caccia foche e accumula riserve di grasso prima di tornare verso la Florida.”
La migrazione di questi predatori è fondamentale per la salute dell’ecosistema marino. Quando gli squali bianchi si avvicinano alle colonie di foche, influenzano il loro comportamento alimentare, riducendo il consumo di pesce e contribuendo a mantenere l’equilibrio delle risorse ittiche.
Stimato come età tra i 30 e i 35 anni, questo squalo percorre migliaia di chilometri ogni anno, fornendo dati indispensabili per capire dove avviene la riproduzione degli squali bianchi, una delle domande cruciali della biologia marina.
Cos’è Ocearch e cosa fa per la conservazione marina
Ocearch è una organizzazione no profit internazionale composta da scienziati, educatori, comunicatori e tecnici che lavorano insieme per la ricerca e la tutela degli oceani. La sua missione è quella di “accelerare il ritorno dell’oceano all’equilibrio e all’abbondanza” attraverso innovazioni scientifiche e collaborazioni globali. Con oltre 48 spedizioni internazionali e 475 animali taggati, Ocearch ha contribuito a importanti scoperte sulla popolazione di squali bianchi dell’Atlantico settentrionale. Nel 2012 l’organizzazione ha lanciato l'app Global Shark Tracker, che consente al pubblico di monitorare in tempo reale gli spostamenti degli squali.