Pesticidi nei campi di grano europei, uno studio: aumentati del 12% in 12 anni

L’uso di pesticidi in agricoltura continua a essere un tema discusso e controverso. L'utilizzo di queste sostanze chimiche, pur utili per ottenere raccolti più abbondanti limitando le perdite dovute a parassiti e malattie, crea possibili effetti collaterali sulla salute umana e sugli ecosistemi.
Una riflessione importante arriva da uno studio europeo nell’ambito del progetto SoildiverAgro che sostiene che negli ultimi 12 anni i l'uso dei pesticidi sarebbe aumentato del 12%. Non solo, nel campione europeo preso in esame, il 99% dei campi risulterebbe contaminato da almeno una sostanza.
Boom di pesticidi nei campi di grano: aumento del 12% in Europa
Il recente studio europeo pubblicato sul Journal of Hazardous Materials nell’ambito del progetto SoildiverAgro offre un punto di vista importante sulla diffusione dei pesticidi nei campi di grano in Europa. Secondo i numeri forniti dalla FAO, il consumo mondiale di pesticidi agricoli è cresciuto da 2,8 milioni di tonnellate nel 2010 a 3,5 milioni nel 2022 con un incremento del 25% in poco più di 10 anni.
Nonostante la presenza di norme rigide e severe anche l'Europa non è immune da questa tendenza visto che tra il 2010 e il 2022 l’uso dei pesticidi è passato da 402.229 tonnellate a 449.038, con un aumento del 12%. Nel 2024 nell’Unione Europea risultavano 444 sostanze attive autorizzate, 954 vietate o non approvate e 43 in fase di valutazione.
Allarme pesticidi nei campi di grano in Europa: contaminati anche quelli biologici
Lo studio SoildiverAgro, coordinato dall’Università di Vigo, ha studiato 188 campi di grano distribuiti in otto Paesi europei, tra cui Germania, Belgio, Danimarca, Ungheria e Serbia. Tra tutti questi solo 93 erano coltivati con metodi convenzionali e 95 con pratiche biologiche. Lo studio dei ricercatori ha scoperto la presenza di 614 diversi pesticidi. L'Italia non rientrava nel campione di studio.
È importante ricordare che i pesticidi non restano confinati nei campi di grano. Queste sostanze chimiche si disperdono nell’aria, si infiltrano nel suolo raggiungendo le acque superficiali e sotterranee.
Nello specifico sono stati individuati 73 pesticidi differenti da zona a zona tra cui: Fenbutatin oxide e AMPA, Glifosato ed epossiconazolo, boscalid, tebuconazolo, bixafen, diflufenican e anche metaboliti del DDT. Tra gli Stati Europei analizzati, livelli alti in Germania, più bassi in Ungheria e Serbia.
Pesticidi nei campi di grano: quali sono le conseguenze per la salute e l'ambiente?
Manuel Conde Cid, uno dei ricercatori che hanno condotto lo studio, ha dichiarato sulle pagine di The Conversation: "Si stima che meno del 15% dei pesticidi applicati raggiunga effettivamente il parassita bersaglio. Il resto si disperde nell’ambiente, contaminando il suolo, l’acqua e l’aria. Ciò comporta rischi significativi per la salute ambientale, tra cui l’avvelenamento di organismi non bersaglio, la perdita di biodiversità e lo sviluppo di resistenza nei parassiti".
Ma quali sono le conseguenze per la salute e l'ambiente? La contaminazione da pesticidi non si limita solo alle acque e al suolo, visto che è un problema ben più complesso. La presenza di pesticidi nei campi di grano, compresi quelli biologici, si estende agli alimenti e di conseguenza alla salute umana.
L'esposizione cronica, seppur a basse dosi di pesticidi, potrebbe causare una serie di patologie neurodegenerative, cardiovascolari, respiratorie, endocrine e oncologiche. È importante ridurre l'impatto puntando su modelli agricoli più sostenibili in grado di ridurre la dipendenza dai pesticidi puntando su bioinsetticidi di origine naturale e pratiche agroecologiche.