Come prendersi cura del gelsomino?

Elegante e profumatissimo, il gelsomino è la pianta rampicante perfetta quando si vogliono rivestire muri o reticolati. In questa guida ti spieghiamo come prendertene cura e garantirti fioriture abbondanti e prolungate nel tempo.
Gelsomino, la pianta profumata ed elegante
Indubbiamente quando parliamo del gelsomino non possiamo non pensare a quei piccoli fiorellini bianchi dal profumo inebriante e avvolgente che invadono gli spazi all'aperto. Il loro inconfondibile aroma si unisce a un portamento decisamente piacevole, caratterizzato da un aspetto delicato, rendendolo una delle piante più amate nei giardini italiani.
Questa pianta può arrivare a misurare fino a 5/6 metri d'altezza, e presenta una struttura facilmente direzionabile su supporti di forme diverse. Non a caso è una delle specie rampicanti più diffuse quando si vogliono ricoprire muri o reticolati di confine. Per garantirsi piccoli angoli piacevoli da vedere è però importante sapere come prendersi cura del gelsomino.
Quante varietà esistono di gelsomino?
Originario dell'areale asiatico-mediterraneo e delle isole atlantiche, il gelsomino conta oltre 200 tipi rampicanti a fioritura primaverile o invernale. Si possono distinguere tre grandi gruppi di gelsomino, che si diversificano in base alla loro crescita, volubile, rampicante o sarmentosa. Anche le foglie possono presentare caratteristiche diverse, e possono essere sempreverdi o decidue (cioè cadere durante l’inverno).
Tra le varietà più diffuse segnaliamo il Jasminum nudiflorum e il Jasminum primulinum, molto apprezzati per i fiori gialli che compaiono precocemente (nel primo da novembre a marzo, nel secondo in marzo-aprile), ma non sono profumati. Coloro che amano il profumo inebriante dei suoi fiori potranno invece scegliere il Jasminum officinale o gelsomino bianco, che fiorisce in estate. A fianco alle piante "ufficiali" sono poi diffusi altri arbusti, meglio noti come falso gelsomino. Tra queste troviamo il Rincospermo (Rhyncospermum jasminoides), il gelsomino azzurro e quello notturno.
Come coltivare il gelsomino: i consigli per risultati perfetti
Indipendentemente dalla varietà scelta, il gelsomino presenta piccoli fiori a forma di stella raccolti in grappoli, che fioriscono al sole. L'esposizione del gelsomino è quindi un fattore determinante per la buona riuscita ed è fondamentale collocarlo in una posizione corretta. Ma quali sono le regole per garantirsi un gelsomino bello e rigoglioso?
Per ottenere risultati perfetti è importante partire da una buona preparazione del terreno. Prima di acquistare il gelsomino in vivaio è necessario predisporre la terra con un substrato di coltivazione ricco di sostanza organica, sciolto, ben drenato, che garantisca alla pianta adeguata umidità senza mai favorire il ristagno d'acqua. Sarà importante anche scegliere un punto riparato dai venti del Nord e dalle folate fredde.
Coloro che vivono in zone particolarmente fredde potranno godere della bellezza del gelsomino coltivando la pianta in vaso. Questo permetterà di spostarla in un luogo temperato quando i termometri esterni scendono a temperature poco "gradite" al gelsomino.
Evitare, se possibile, di acquistare un gelsomino al vivaio quando la pianta è in piena fioritura durante l’inverno. Questo potrebbe danneggiarla facilmente appena messo a dimora.
La seconda regola per avere un gelsomino sempre al top è quella di programmare un'irrigazione adeguata. La pianta non ama molto la siccità, ma neppure i ristagni d'acqua, e se da un lato può soffrire in presenza di terriccio troppo asciutto, dall'altro anche un eccesso di liquido può causare il marciume delle radici. Indicativamente è bene annaffiare il gelsomino ogni 3/4 giorni in primavera e in estate, mentre nella stagione più fredda è opportuno ridurre le annaffiature a non più di una settimanale. Per il gelsomino in vaso è importante prevedere irrigazioni più frequenti.
Per mantenerlo sempre ordinato è poi importante provvedere alla potatura della pianta, un'operazione da fare a fine estate o inizio autunno. In questa fase è fondamentale asportare i rami secchi o sciupati, avendo cura di tagliarli al di sopra di una gemma sana, per favorire la crescita di nuovi rami.
Per favorire la fioritura, è possibile somministrare un fertilizzante ricco di fosforo ogni due settimane durante la stagione di crescita. L'uso di compost o fertilizzanti naturali aiuterà a migliorare la salute del terreno e della pianta.
Coloro che vogliono riprodurre il gelsomino potranno farlo per talea o per margotta. Nel primo caso si dovrà prendere delle talee semilegnose durante la primavera o l’estate, e piantarle in un substrato sabbioso. Occorre poi tenerle in un ambiente umido fino a quando non sviluppano radici. La riproduzione per margotta invece consiste nel far radicare un ramo senza staccarlo dalla pianta madre. Quando il ramo avrà sviluppato sufficienti radici, potrà essere separato e trapiantato.
Anche prendersi cura del gelsomino prevede una discreta conoscenza delle principali malattie della pianta. I principali pericoli in tal senso arrivano dagli afidi e dalle cocciniglie, oltre che dalla muffa grigia. L'infestazione da insetti può essere debellata con l'aiuto di acqua e saponi insetticidi, da vaporizzare sulle foglie, mentre un buon rimedio contro la muffa grigia potrà arrivare da una riduzione delle irrigazioni e dal miglioramento della circolazione d'aria attorno alla pianta.