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Cuneo-Ventimiglia-Nizza, la ferrovia delle meraviglie

Un centinaio di chilometri di binari tra Piemonte, Liguria e Francia. Un’opera architettonica ardita e un museo a cielo aperto da tutelare e salvaguardare
5 Marzo 2021 - ore 07:58 Redatto da Redazione Meteo.it
5 Marzo 2021 - ore 07:58 Redatto da Redazione Meteo.it
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(foto: Fondo ambiente italiano)

È stata la cosiddetta Ferrovia delle meraviglie, ossia la tratta Cuneo-Ventimiglia-Nizza, a primeggiare nella graduatoria finale dell'edizione 2020 de I luoghi del cuore, l'ultimo censimento delle località italiane da non dimenticare promosso dal Fondo ambiente italiano (Fai) e ufficializzato lo scorso 25 febbraio.

Alla scoperta della Ferrovia delle meraviglie

La tratta è stata costruita a partire dal 1882 e fu fortemente voluta da Camillo Benso, conte di Cavour, per collegare in maniera efficiente il Piemonte alla città francese di Nizza. La Ferrovia delle meraviglie, inaugurata nel 1928 e con una lunghezza di circa 100 chilometri, parte dalle pianure piemontesi, percorre la suggestiva costa della Liguria fino alla porta occidentale d'Italia, Ventimiglia, e termina al di là dei nostri confini nazionali, in Costa Azzurra.

(foto: fondoambiente.it)

Si tratta di una costruzione di rara bellezza, caratterizzata dalla presenza di 33 gallerie e 27 tra ponti e viadotti. Numeri che dimostrano quanto sia ardito, intraprendente e di grande valore ingegneristico il piano di una grande opera che non solo unisce regioni e nazioni diverse, ma collega anche territori completamente differenti per morfologia e caratteristiche. I paesaggi spaziano dalla pianura alla montagna, dal mare fino ai parchi naturali, come quelli delle Alpi Marittime e del Mercantour. Basta pensare, tra le altre cose, che tra il punto più alto e quello più basso della tratta il dislivello supera i mille metri, e non di rado i binari corrono su territori scoscesi e impervi. Per rendersene conto, basta dare un'occhiata alla ricca galleria di foto raccolte sul sito dei Fai.

Purtroppo la linea ferroviaria ha subito grandi danni durante la Seconda guerra mondiale, solo in parte riparati con la successiva ricostruzione, in un lavoro congiunto che ha coinvolto sia la Francia sia l'Italia a partire dagli anni Settanta. Nonostante i grandi investimenti, il numero di corse giornaliere è sceso fino ad arrivare a due, in parallelo a un generale declino dell'opera, su cui da tempo incombe lo spettro della chiusura, sventata per pochissimo nel 2013. Alla poco consistente politica di salvaguardia e rilancio della ferrovia si sono unite, a peggiorare ulteriormente la situazione, una serie di alluvioni degli ultimi anni, che hanno compromesso parte del funzionamento della linea.

(foto: fondoambiente.it)

Non è comunque la prima volta che la ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza riceve dei riconoscimenti: proprio nel 2016 è stata inserita tra le 10 ferrovie più belle al mondo dalla prestigiosa rivista tedesca Hörzu. E sempre per il Fai la ferrovia è in prima posizione nella speciale classifica L’Italia sopra i 600 metri.

Il futuro della Cuneo-Ventimiglia-Nizza

La tratta ha un potenziale territoriale elevatissimo, che però a causa dei problemi infrastrutturali rischia di andare perduto o sprecato. I 50mila euro del contributo economico per la vittoria del primo premio, uniti ai 5mila euro per aver superato quota 50mila voti, potrebbero essere un primo passo per la valorizzazione e la rinascita della tratta.

La cifra di per sé non è certo sufficiente per un progetto di questo tipo, che richiede un impegno ben più oneroso, ma ha un valore simbolico ed emblematico. A spingere per la riqualificazione della ferrovia è anche una serie di comitati, come Amici del treno delle meraviglie, Amici della ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza e Amis du train des merveilles. Gruppi che si sono impegnati a fondo anche nel concorso stesso, e che hanno dato una grossa mano nel determinare la vittoria finale all'ultima edizione del premio.

(foto: fondoambiente.it)

Un obiettivo meno romantico ma estremamente concreto riguarda l’implementazione della funzionalità della struttura. Nello specifico, si vorrebbero aumento le corse giornaliere da 2 a 8, modernizzare le carrozze e incrementare la velocità di percorrenza, garantendo però una maggiore sicurezza sia sul tratto ligure sia su quello piemontese. Affinché tutto questo sia possibile, però, è necessario anzitutto il riconoscimento del valore sociale, storico e turistico dell’infrastruttura da parte delle istituzioni.

(foto: Fondo ambiente italiano)

Il podio completo

Il progetto I luoghi del cuore, nato nel 2003, ha lo scopo più generale di tutelare e valorizzare il patrimonio del nostro paese. Permette di far conoscere aree geografiche poco chiacchierate, e soprattutto pone l'attenzione su luoghi nascosti da salvaguardare, spesso non correttamente ricordati e conservati. In ogni edizione, i primi 3 luoghi classificati ricevono premi compresi tra i 30mila e i 50mila euro. Inoltre tutti quelli che hanno totalizzato un numero minimo di 2mila voti possono richiedere un contributo economico per un progetto specifico di valorizzazione. Fino a oggi sono stati sostenuti oltre 110 progetti, distribuiti su 19 regioni italiane.

La villa-castello di Sammezzano (foto: Fondo ambiente italiano)

In ciascuna delle 10 classifiche fin qui stilate, inclusa quella dell'ultima edizione, appare evidente quanto siano vari ed eterogenei i luoghi più amati, tra borghi antichi, chiese, paesaggi mozzafiato e castelli. Un quadro suggestivo che rappresenta al meglio l'Italia. Il secondo posto della classifica 2020 è occupato dalla villa-castello di Sammezzano, nel comune di Reggello a una trentina di chilometri da Firenze. Un'opera architettonica di grandi dimensioni, realizzata agli inizi del Diciassettesimo secolo e circondata da uno dei parchi più vasti di tutta la regione. I voti ottenuti sono stati 62mila. Il terzo gradino del podio, con 43mila preferenze, spetta invece al castello di Brescia, una fortezza che risale all'epoca medievale ed è situata alle pendici del colle Cidneo.

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