Turismo e disabilità, tre italiane nella top ten europea delle città più accessibili

Secondo quanto riportato dal National Geographic, spostarsi spesso è ancora una vera e propria sfida per le persone con disabilità. In Europa si contano circa 87 milioni di cittadini con disabilità, un dato che sottolinea quanto sia essenziale, per chi opera nel turismo e nei settori correlati, offrire soluzioni inclusive e accessibili. Sullo stesso argomento, la rivista Travel + Leisure propone un’interessante analisi, stilando una lista delle dieci città europee più attente alle esigenze dei viaggiatori con disabilità.
Turismo, la classifica delle città in Italia e Europa più accessibili
A guidare la classifica delle città più accessibili in Europa c'è Parigi, seguita da Lisbona che vanta una grande varietà di opzioni di trasporto oltre che innumerevoli siti culturali estremamente accessibili e da Milano, che però non è l'unica città italiana presente in graduatoria. A farle compagnia ci sono anche Firenze e Venezia, che si posizionano rispettivamente al quarto e al quinto posto.
In particolare, il capoluogo toscano si distingue per l’elevato numero di siti turistici e locali di ristorazione fruibili anche da chi ha disabilità. A completare la top 10 troviamo, nell’ordine, Atene, Amsterdam, Praga, Monaco e Berlino, che si classificano dalla sesta alla decima posizione.
L’accessibilità è ormai diventata un valore centrale per molte città europee, sempre più sensibili alle necessità di chi affronta barriere fisiche durante i propri spostamenti. Anche i social network riflettono questa crescente attenzione: su Instagram l’hashtag #accessibility raccoglie quasi 960.000 post, mentre su TikTok i contenuti legati a questo tema superano i 2 miliardi di visualizzazioni, tra video e dirette.
La presenza di città italiane all’interno di una classifica così prestigiosa rappresenta un importante passo avanti, ma secondo gli specialisti c’è ancora molta strada da fare per costruire una società realmente inclusiva.
Uno spunto di riflessione sul contesto italiano arriva da Lara Pollifrone, accessibility manager per Kone Italy & Iberica, azienda leader nel settore degli impianti di sollevamento come ascensori, scale mobili, tappeti mobili e porte automatiche per edifici. "Parlare di accessibilità significa toccare un tema trasversale, che coinvolge numerosi ambiti, incluso il turismo. Il nostro impegno è quello di contribuire concretamente all’abbattimento delle barriere architettoniche, indipendentemente dalla tipologia di edificio. L’ascensore rappresenta spesso la soluzione più pratica ed efficiente, ma non sempre è possibile inserirlo, soprattutto in Italia, dove gran parte del patrimonio edilizio, in particolare quello storico o di rilevanza culturale, è stato realizzato in un’epoca in cui l’accessibilità non era considerata una priorità progettuale".
I dati sul turismo accessibile in Europa
I dati più recenti sul turismo inclusivo mostrano un significativo aumento nei viaggi del numero di persone con disabilità o bisogni specifici in Europa, che oggi raggiunge i 130 milioni. Di questi, circa 50 milioni scelgono regolarmente di viaggiare per piacere.
Questo cambiamento ha portato a un salto importante nella percentuale di chi usufruisce del turismo accessibile: si è passati dal 12% a oltre il 38%. Una crescita che non riguarda solo le percentuali, ma anche i volumi assoluti, evidenziando l’urgenza di potenziare l’offerta con strutture adeguatamente attrezzate, strumenti che facilitino l’esperienza di viaggio per diverse tipologie di disabilità, e itinerari progettati per essere realmente accessibili a tutti.