Creati topi lanosi: l’obiettivo è far risorgere i mammut

La rinascita del mammut passa per dei topolini coperti da una folta pelliccia. È quanto sostiene l’azienda americana Colossal Biosciences che ha fatto nascere i “topi lanosi”, modificati geneticamente per avere una copertura abbondante di peli simile a quella degli antichi parenti degli elefanti estinti 3.500 anni fa.
Topolini con la pelliccia
Lo studio sui topi, come riporta l’Ansa, è stato diffuso diffuso sulla piattaforma bioRxiv e non è stato ancora sottoposto a revisione tra pari per la pubblicazione su una rivista scientifica. I ricercatori guidati dal genetista Rui Chen hanno analizzato 59 tipi di geni di mammut vissuti tra 1.200.000 e 3.500 anni fa, tra cui mammut lanosi, mammut delle steppe e mammut colombiani, e ne hanno studiati anche 121 di elefanti asiatici.
Le ricerche si sono concentrate sui geni che distinguevano mammut ed elefanti asiatici e, in particolare, sui sette della pelliccia. Grazie a tecniche di editing genetico hanno introdotto modifiche ad hoc negli embrioni di topo, arrivando così agli esemplari “lanosi” con una folta pelliccia dorata formata da lunghi peli ondulati.
Obiettivo de-estinzione dei mammut
"Il Colossal Woolly Mouse segna un momento spartiacque nella nostra missione di de-estinzione", sostiene Ben Lamm, co-fondatore e amministratore delegato di Colossal Biosciences. "Abbiamo dimostrato la nostra capacità di ricreare complesse combinazioni genetiche che la natura ha impiegato milioni di anni per creare. Questo successo ci fa fare un passo avanti verso il nostro obiettivo di riportare in vita il mammut lanoso".
La notizia suscita però perplessità in parte della comunità scientifica. Si sottolinea come la possibile de-estinzione dei mammut sia un traguardo ancora molto lontano per le numerose difficoltà tecniche che restano da superare.