Covid, cinque anni fa il primo caso a Codogno

Il 20 febbraio 2020 segna una data cruciale nella storia recente dell'Italia: presso l'ospedale di Codogno, in provincia di Lodi, viene ufficializzato il primo caso di Covid-19 senza precedenti viaggi in Cina. Il paziente, Mattia Maestri, un giovane uomo, risultò positivo al tampone, facendo emergere per la prima volta la presenza del virus nel territorio italiano. Quel giorno, senza che nessuno potesse ancora immaginarlo, iniziava un lungo periodo di emergenza sanitaria che avrebbe segnato milioni di vite.
Solo pochi giorni dopo, le autorità imposero la chiusura del pronto soccorso di Codogno e nel giro di una settimana vennero istituite le prime zone rosse in Lombardia e Veneto. La situazione precipitò rapidamente, portando l’11 marzo 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) a dichiarare la pandemia globale. L'Italia divenne uno degli epicentri del contagio, con il lockdown nazionale decretato il 9 marzo, nel tentativo di arginare la diffusione del virus.
Covid, cinque anni dopo: bilancio di una pandemia
Cinque anni dopo, il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) tracciano un bilancio drammatico: il Covid-19 ha causato oltre 197mila decessi in Italia, su un totale di 27,1 milioni di contagi. Tra questi, 514 mila casi hanno riguardato operatori sanitari, impegnati in prima linea nella battaglia contro il virus. L’età media dei contagiati è stata di 45 anni, un dato che riflette l'ampia diffusione della malattia tra tutte le fasce della popolazione.
Dopo tre anni di restrizioni, emergenze ospedaliere e campagne vaccinali, il 5 maggio 2023 l’Oms ha ufficialmente dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria globale. Tuttavia, il Covid-19 non è scomparso: come spiegato da Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie Infettive dell’Iss, il virus è ormai parte del "mix" di patogeni respiratori che colpiscono soprattutto nei mesi invernali, come l’influenza e il virus respiratorio sinciziale.
Long Covid e conseguenze a lungo termine
Se l’emergenza immediata è rientrata, restano però le conseguenze a lungo termine per molti pazienti. Il cosiddetto Long nCovid continua a essere oggetto di studio, con sintomi che vanno dalla fatica cronica a difficoltà respiratorie e neurologiche.
A cinque anni dal primo caso di Codogno, il ricordo di quei giorni drammatici è ancora vivo. L'Italia ha affrontato una delle sfide più difficili della sua storia recente, con un impatto profondo sulla società, sulla sanità e sull'economia. Oggi, il virus è sotto controllo, ma la consapevolezza dell’importanza della prevenzione e della sorveglianza sanitaria resta più attuale che mai.