Clima, crescita economica globale giù del 50% per le catastrofi provocate dal meteo estremo?

Incendi come quelli disastrosi di Los Angeles ma anche inondazioni, siccità, temperature in crescita continua e degrado ambientale hanno costi enormi pure in termini di Pil e benessere. A fare i conti è un report, riportato in esclusiva dal quotidiano britannico The Guardian, degli esperti di risk management dell’Institute and Faculty of Actuaries (IFoA) del Regno Unito.
Clima, l'allarme del risk management
Secondo i nuovi calcoli di analisi finanziaria, la crescita economica globale potrebbe crollare del 50% tra il 2070 e il 2090 per colpa degli choc catastrofici provocati dal meteo estremo, a meno di un’azione immediata e altrettanto globale per combattere il riscaldamento globale.
E la notizia non può che far aumentare le preoccupazioni dopo che l’agenzia meteo Ue Copernicus ha appena certificato che il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, superando la soglia ventennale di aumento di 1,5° rispetto all’era precedente all’industrializzazione di massa, fissato dagli accordi di Parigi del 2015.
Punti di non ritorno e rischio della rovina
Non solo, a 3 gradi di aumento o più, ci potrebbe essere milioni se non miliardi di morti, fallimenti di stati ed estinzioni di massa. I modelli usati per predire le conseguenze del riscaldamento globale, sostiene Sandy Trust nel rapporto Planetary Solvency, non sarebbero accurati, perché trascurerebbero i punti di non ritorno e il rischio della rovina. Accecherebbero così anche la politica: “Non si può avere un’economia senza una società e una società ha bisogno di un posto dove vivere”.