FacebookInstagramXWhatsApp

Allevamenti intensivi e antibiotico-resistenza: il collegamento svelato in uno studio

Cosa c'entrano i polli da allevamenti intensivi con la capacità dell'organismo di resistere a terapie antibiotiche? I risultati in uno studio.
Salute1 Ottobre 2024 - ore 16:07 - Redatto da Meteo.it
Salute1 Ottobre 2024 - ore 16:07 - Redatto da Meteo.it

Cosa accade quando i batteri sviluppano la capacità di resistere agli antibiotici? Questo fenomeno, conosciuto con il nome di antibiotico-resistenza, è in costante crescita e rende più difficile trattare le infezioni. Un recente studio sostiene che nel determinare la resistenza dell'organismo umano influisce anche il consumo di polli che provengono da allevamenti intensivi.

Allevamenti intensivi, un pericolo non solo per il Pianeta

Solo pochi mesi era arrivato l'allarme di Greenpeace sui rischi che gli allevamenti intensivi stanno causando all'intero Pianeta. Questo sistema di insediamenti industriali ha un impatto che va ben oltre l’aspetto etico ed economico, racchiudendo in sé un costo che paghiamo ogni giorno in termini di impatto ambientale, inquinamento, massicce emissioni di ammoniaca, formazione di polveri sottili nell'aria e scomparsa di tante piccole aziende agricole, che vengono schiacciate sotto il peso della globalizzazione.

Oggi - grazie a un recente studio - abbiamo scoperto che esisterebbe anche una stretta correlazione tra il consumo di polli provenienti da allevamenti intensivi e resistenza dei batteri agli antibiotici, un ulteriore "sovrapprezzo" che va ad aggiungersi ai "costi" già tristemente noti.

Correlazione tra antibiotico-resistenza e allevamenti intensivi: lo studio

Diverse ricerche scientifiche avevano già tracciato un collegamento tra gli allevamenti intensivi di pollame e il crescente aumento di antibiotico-resistenza. L'uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti intensivi, infatti, ha portato allo sviluppo di nuovi ceppi di batteri resistenti, che "passano" nel nostro organismo attraverso il consumo di carne contaminata.

Uno studio condotto dai ricercatori dell'Ineos Oxford Institute fo Antimicrobial Research, pubblicato recentemente sul Journal of Infection,  non solo ha confermato questa correlazione, ma ha anche individuato nel pollo il principale "veicolo" dell'infezione da Campylobacter, un batterio farmaco-resistente.

Analizzando dati genomici da 8.856 campioni di infezioni umane e confrontandoli con 16.703 genomi provenienti da potenziali fonti animali (pollame, bovini, uccelli selvatici e suini), i ricercatori hanno potuto tracciare le origini delle infezioni. È emerso che è proprio il pollame, con il 68% di casi, sarebbe il principale responsabile, seguito dai bovini che contribuiscono nel 28% di infezioni. La carne suina e gli uccelli selvatici svolgono invece un ruolo marginale, rispettivamente con l'1% e il 3% di casi.

Diminuire l'uso di antibiotici nei polli

Il professor Samuel Sheppard, a capo della ricerca, ha dichiarato:

Abbiamo dimostrato che non solo il pollame è un serbatoio significativo di infezioni da Campylobacter, ma che la resistenza antimicrobica sta aumentando nel bestiame, soprattutto nel pollame. Per proteggere noi stessi e i nostri antibiotici, l’industria avicola deve agire con urgenza per ridurre la diffusione dell’infezione tra i polli

Tuttavia l'appello sembra rimanere inascoltato, e per il momento sono le forti pressioni esercitate dagli allevatori americani che cercano di mantenere l'uso di antibiotici senza restrizioni ad avere la meglio. Il fenomeno dell'antibiotico-resistenza in genere rischia di diventare una vera e propria emergenza sanitaria, e portare addirittura alla morte quasi 40 milioni di persone entro il 2050.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Caldo estremo, rischi per la salute sopra i 25° di notte
    Salute23 Giugno 2025

    Caldo estremo, rischi per la salute sopra i 25° di notte

    Ecco i rischi in particolare per le persone con problemi respiratori. Italia terza in Europa per numero di notti tropicali.
  • Annegamenti, ogni anno 330 morti in Italia. Il 12% ha meno di 18 anni
    Salute20 Giugno 2025

    Annegamenti, ogni anno 330 morti in Italia. Il 12% ha meno di 18 anni

    Dopo una nuova tragedia, arrivano i dati dell’Osservatorio sugli annegamenti, che ogni anno uccidono 330 persone. È allarme per i più piccoli.
  • Malaria e cambiamento climatico: rischio per mezzo milione di persone in più in Africa
    Salute19 Giugno 2025

    Malaria e cambiamento climatico: rischio per mezzo milione di persone in più in Africa

    Previsto un aumento impressionante dei casi di malaria per il cambiamento climatico: 500mila persone a rischio in Africa.
  • Caldo record in Italia: la Società italiana di medicina ambientale lancia l’allarme: “Si rischiano gravi danni”
    Salute18 Giugno 2025

    Caldo record in Italia: la Società italiana di medicina ambientale lancia l’allarme: “Si rischiano gravi danni”

    Con la prima ondata di calore dell'estate 2025, la Sima ha lanciato l'allarme su quali sono i rischi per la salute.
Ultime newsVedi tutte


Meteo, caldo e tanta afa anche nella prima settimana di luglio: la tendenza
Tendenza26 Giugno 2025
Meteo, caldo e tanta afa anche nella prima settimana di luglio: la tendenza
L'ondata di caldo si conferma eccezionalmente intensa e duratura, con temperature molto alte, notti tropicali e il forte disagio dell'afa.
Meteo, caldo intenso anche a inizio luglio: la tendenza
Tendenza25 Giugno 2025
Meteo, caldo intenso anche a inizio luglio: la tendenza
L'ondata di caldo soffocherà l'Italia per diversi giorni, accompagnandoci anche nella prima settimana di luglio. La tendenza meteo nei dettagli.
Meteo: da venerdì 27 caldo ancora più afoso, fino a 40°C in molte regioni! Quanto durerà?
Tendenza24 Giugno 2025
Meteo: da venerdì 27 caldo ancora più afoso, fino a 40°C in molte regioni! Quanto durerà?
Da venerdì 27 giugno l'Anticiclone africano trascinerà aria ancora più calda, con picchi diffusi fino a 40 gradi. Temperature notturne elevate.
Mediaset

Ultimo aggiornamento Venerdì 27 Giugno ore 05:47

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154