FacebookInstagramXWhatsApp

Viaggi lunghi nello spazio? Cervello e vista a rischio

Stare anche solo per sei mesi nello spazio causa mutazioni a livello cerebrale. Tra i sintomi più frequenti ci sono queste alterazioni
Spazio8 Maggio 2022 - ore 16:10 - Redatto da Redazione Meteo.it
Spazio8 Maggio 2022 - ore 16:10 - Redatto da Redazione Meteo.it
(foto: Pixabay)

Passare molto tempo nello spazio può determinare delle conseguenze negative sullo stato di salute degli astronauti, in particolare a livello cerebrale. A rivelarlo sono i risultati delle risonanze magnetiche condotte su un vasto gruppo di astronauti appartenenti alla Nasa, all’Agenzia spaziale europea (Esa) e all'Agenzia spaziale russa (Roscosmos).

In particolare, il cervello umano tende ad adattarsi alle condizioni di microgravità e - di conseguenza - a dilatare le cavità contenenti il liquido cerebro-spinale. È questo il motivo principale della comparsa di problemi alla vista o dolori alla testa, anche se questi ultimi nella maggior parte dei casi non sono permanenti.

Il cervello "si abitua" alla microgravità

In vista delle future esplorazioni sulla Luna e, soprattutto, dei viaggi su Marte, gli astronauti saranno sottoposti sempre più spesso a viaggi lunghi ed estenuanti anche dal punto di vista fisico. Grazie a uno studio scientifico pubblicato ad aprile sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), è stato possibile identificare i principali problemi per la salute, così da indirizzare la ricerca verso possibili soluzioni efficaci. Nello specifico, si è visto che a seguito di lunghi viaggi nello spazio, oltre i 6 mesi di durata, si determina un aumento del volume degli spazi perivascolari in cui è contenuto il liquido cerebro-spinale.

(foto: Unsplash)

Otto dei 24 astronauti della Nasa che hanno partecipato allo studio, infatti, hanno sviluppato la sindrome neuro-oculare associata al volo spaziale (Sans), ossia delle modificazioni strutturali a carico del cervello e degli occhi. Da questo si originano sintomi come alterazioni visive, in particolare ipermetropia con vista sfocata degli oggetti vicini e mal di testa.

Di frequente, quest’ultimo sintomo si normalizza una volta rientrati sulla Terra, ma si sono registrati anche casi in cui il danno è diventato permanente. Le immagini delle risonanze magnetiche analizzate hanno messo in luce come i problemi siano, in generale, più evidenti negli astronauti della rispetto ai cosmonauti dell'agenzia russa, anche se non sono del tutto chiari i motivi considerando le caratteristiche molto simili delle missioni.

Questo studio ha una grande importanza anche dal punto di vista preventivo, in quanto dall’analisi del fluido negli spazi perivascolari del cervello è possibile stabilire quali astronauti siano maggiormente a rischio di sviluppare conseguenze negative per la salute. Oltre al fatto che sarà possibile ricercare soluzioni in grado di favorire l’adattamento dell’essere umano alle condizioni di microgravità, favorendo sia il progresso scientifico sia la medicina spaziale.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Marte, il tempo corre più veloce che sulla Terra
    Spazio11 Dicembre 2025

    Marte, il tempo corre più veloce che sulla Terra

    Su Marte il tempo corre 477 microsecondi in più al giorno rispetto a quello terrestre: ecco il motivo.
  • Scia verde nel cielo dell’Immacolata: era un bolide
    Spazio9 Dicembre 2025

    Scia verde nel cielo dell’Immacolata: era un bolide

    Che cos'era la scia verde nel cielo dell’Immacolata che molti hanno ammirato la sera di lunedì 8 dicembre 2025? Ecco cosa pensano gli esperti.
  • Geminidi in arrivo: le stelle cadenti d’inverno pronte allo spettacolo
    Spazio9 Dicembre 2025

    Geminidi in arrivo: le stelle cadenti d’inverno pronte allo spettacolo

    Le più suggestive stelle d'inverno stanno per infiammare il cielo: le Geminidi 2025 promettono di tenere molti skywatcher con il naso all'insù.
  • Cometa 3I/ATLAS: i segreti nascosti della viaggiatrice interstellare
    Spazio5 Dicembre 2025

    Cometa 3I/ATLAS: i segreti nascosti della viaggiatrice interstellare

    La composizione della cometa 3I/ Atlas non sarebbe limitata a ghiacci e materiale roccioso, ma presenta anche attività criovulcanica.
Ultime newsVedi tutte


Meteo, settimana prossima torna la pioggia: la tendenza dal 16 dicembre
Tendenza13 Dicembre 2025
Meteo, settimana prossima torna la pioggia: la tendenza dal 16 dicembre
Anticiclone in ritirata e perturbazioni in arrivo: torna il maltempo in molte regioni, con rischio di piogge anche intense. La tendenza meteo
Meteo: svolta a inizio settimana! Riecco piogge e neve: la tendenza
Tendenza12 Dicembre 2025
Meteo: svolta a inizio settimana! Riecco piogge e neve: la tendenza
Nei primi giorni della settimana si profila un cambio di scenario sull'Italia dove cede l'alta pressione: ritornano dunque il maltempo e la neve.
Meteo: domenica asciutta e mite, poi si profila un cambio di scena. La tendenza dal 14 dicembre
Tendenza11 Dicembre 2025
Meteo: domenica asciutta e mite, poi si profila un cambio di scena. La tendenza dal 14 dicembre
Anticiclone protagonista per tutto il weekend, poi primi segnali di cambiamento: correnti umide in arrivo a inizio settimana.
Mediaset

Ultimo aggiornamento Domenica 14 Dicembre ore 08:12

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154