Territori a rischio desertificazione in Italia: a cosa andiamo incontro

L'Italia è sempre più a rischio desertificazione. Confrontando la disponibilità media di risorse idriche rinnovabili tra il periodo 1951-1980 e il trentennio più recente (1991-2020), emerge che l’Italia ha subito una riduzione del 13% del proprio patrimonio idrico, pari a circa 19 miliardi di metri cubi d’acqua. Si tratta di una quantità vicina al volume complessivo del Lago di Garda e corrispondente a circa due terzi del totale annuale di acqua prelevata dall’ambiente per soddisfare le esigenze delle attività umane.
Allarme siccità, Italia a rischio desertificazione
La situazione del pianeta continua a peggiorare sempre di più. Oltre 1,5 miliardi di ettari di suolo necessitano di interventi di recupero, mentre più del 75% della popolazione globale rischia di essere colpita dagli effetti della desertificazione entro il 2050.
Questi dati allarmanti sono stati diffusi in occasione della Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2025, celebrata il 17 giugno su iniziativa delle Nazioni Unite. Il tema di quest’anno è: “Riparare la terra. Liberare il potenziale”, con l'obiettivo di sensibilizzare sull’urgenza del recupero del suolo. Secondo le stime, oltre un miliardo di ettari di territori danneggiati sono al centro di progetti di riqualificazione, sostenuti da programmi come la Global Land Restoration Initiative, promossa dal G20.
Tuttavia, le risorse economiche attualmente disponibili sono insufficienti. L’ONU ha dichiarato che per raggiungere i traguardi fissati per il 2030 sarebbero necessari investimenti pari a un miliardo di dollari al giorno, mentre al momento si destinano solo 66 miliardi di dollari l’anno, con appena il 6% proveniente dal settore privato.
Attualmente, la situazione delle risorse idriche in Italia mostra segnali di miglioramento, con solo alcune problematiche residue, concentrate principalmente nelle regioni meridionali. Le piogge cadute nel mese di maggio sono state superiori alla media, in particolare nelle aree settentrionali, favorendo un generale superamento delle condizioni di siccità su buona parte del territorio nazionale. Le uniche criticità persistenti riguardano alcune zone del Sud e delle principali isole, dove si fanno ancora sentire gli effetti della severa siccità registrata lo scorso anno.
Siccità in Italia, le Regioni che rischiano di rimanere senz'acqua
La Puglia si conferma tra le regioni maggiormente colpite dalla crisi idrica. Attualmente, i bacini trattengono solo 109 milioni di metri cubi d’acqua, pari a circa un terzo della loro capacità complessiva. Nel 2024, con una disponibilità attorno ai 180 milioni di metri cubi, le riserve idriche erano riuscite a coprire appena l’inizio della stagione estiva; oggi, invece, la situazione è ancora più allarmante, con ripercussioni dirette soprattutto sull’agricoltura regionale.
In Sicilia, la mancanza di infrastrutture efficienti amplifica le conseguenze della carenza di piogge, in particolare nella zona di Agrigento, dove si teme una ripetizione degli scenari critici visti nel 2024: raccolti a rischio e forti pressioni sull'approvvigionamento idrico. Anche la Sardegna si trova in grave difficoltà, con l’abbandono forzato di numerose coltivazioni nella zona della Nurra.