Terremoto al largo della Calabria nella notte: i dati

Trema la terra nel Sud Italia. Questa notte una scossa di terremoto di magnitudo 2.7 è stata registrata al largo della Calabria, nel Tirreno Meridionale ad una profondità di 335 km. Al momento non si segnalano danni a cose o persone ma numerosi cittadini si sono svegliati di soprassalto segnalando il movimento sismico sui social. Le autorità, in collaborazione con l'INGV, stanno continuando a monitorare la situazione per valutare eventuali ulteriori sviluppi.
Terremoto in Calabria, scossa di magnitudo 2.7 nella notte
Notte movimentata in Calabria dove una scossa di terremoto di magnitudo 2.7 è stata registrata intorno alle 4.21. Subito dopo il terremoto molti abitanti hanno iniziato a scrivere sui social per cercare rassicurazione: "L'avete sentita?". Fortunatamente si è trattato di una scossa di lieve entità ma il monitoraggio in questi casi rimane essenziale, specialmente in aree sismicamente attive come la Calabria.
Gli esperti infatti sottolineato che, sebbene una scossa di magnitudo 2.7 raramente causi danni, la rilevazione tempestiva da parte degli strumenti scientifici è essenziale per garantire la sorveglianza del territorio. Non si segnalano criticità nella zona, si raccomanda ai cittadini di seguire gli aggiornamenti da fonti ufficiali e di rimanere vigili in caso di sviluppi.
Già nei mesi scorsi in Calabria era stata registrata un'attività sismica. Il 17 marzo una scossa di terremoto di magnitudo 3.4 era stata avvertita distintamente a Catanzaro ad una profondità di 9 km. Nei giorni seguenti l'INGV aveva registrato altre scosse di magnitudo tra 2.0 e 3.4.
Perché si verificano terremoti nel Tirreno?
Nella regione del Tirreno sono ormai diventati più frequenti i terremoti profondi a causa della subduzione della litosfera ionica sotto la Calabria. Questa area di subduzione varia in profondità e nelle zone profonde può raggiungere centinaia di km. Ciò spiega perché nel territorio si verificano spesso terremoti a profondità elevate.
Contrariamente a quanto si possa pensare, è stata esclusa per il momento una correlazione con il vulcano Marsili, un cratere sottomarino che spaventa e non a caso se continua ad essere tenuto sotto controllo e monitorato. Secondo una ricerca dell'INGV un'eruzione violenta del Marsili potrebbe provocare uno tsunami.