Terremoto a Pozzuoli e Napoli, magnitudo 4.4: evacuate scuole e università, crolla un rudere (abbandonato) a Pozzuoli

Nel giro di soli 28 minuti, sono state registrate sette scosse di terremoto nell’area dei Campi Flegrei. La più intensa, di magnitudo 4.4, si è verificata alle 12:07. Poco prima, alle 12:06 e sempre alle 12:07, si erano già avute due scosse più leggere, entrambe di magnitudo 2.1, in concomitanza con quella principale.
Successivamente, alle 12:22, è stato rilevato un altro sisma di magnitudo 3.5, seguito da ulteriori tre scosse: una di magnitudo 1.9 alle 12:27, una di 1.6 poco dopo e infine una di magnitudo 1.2 alle 12:34.
Terremoto 4.4: epicentro nel golfo di Pozzuoli, poi altre scosse più lievi
L’epicentro è stato localizzato nel golfo di Pozzuoli, a circa 3 chilometri di profondità, una zona ad altissimo rischio sismico e vulcanico. Subito dopo la prima scossa, si sono verificate altre due repliche, tra cui una di magnitudo 3.5.
Molti cittadini, spaventati, hanno scelto di non rientrare immediatamente negli edifici, in attesa di ulteriori aggiornamenti. Scuole e università, tra cui la Federico II, sono state evacuate a scopo precauzionale. In diverse aree della città si sono verificati rallentamenti al traffico e momenti di tensione, specialmente nei pressi delle scuole frequentate da bambini.
Treni fermi
Dalle 12:10 la circolazione ferroviaria nel nodo di Napoli è stata sospesa in via precauzionale, per permettere le verifiche sulla rete dopo la scossa di terremoto che ha colpito l’area. Lo comunicano le Ferrovie dello Stato. I tecnici di RFI sono attualmente al lavoro per effettuare i controlli necessari sulla linea. Alla stazione di Montesanto a Napoli vengono chiusi i cancelli per la Cumana, mentre resta aperta stazione della funicolare.
Parco Archeologico chiuso
A seguito delle scosse sismiche registrate oggi nell’area dei Campi Flegrei, tutti i siti del Parco Archeologico sono stati temporaneamente chiusi al pubblico. La decisione è stata presa in applicazione dei protocolli di sicurezza previsti in caso di eventi simili.
Crolla un rudere a Pozzuoli
Poco dopo la scossa di terremoto registrata questa mattina alle 12:08 ai Campi Flegrei, si sarebbe verificato il crollo di un rudere semi abbandonato in via Campana. L’edificio, da tempo disabitato, sarebbe venuto giù nei pressi dell’ex Metro, come riportato dai primi commenti circolati sui social, in particolare nel gruppo "Quelli della zona rossa". Al momento, si tratterebbe dell’unico danno concreto attribuito allo sciame sismico in corso.
L'analisi dell'Osservatorio Vesuviano
"Il fenomeno, come abbiamo detto più volte, sta continuando. Il suolo continua a sollevarsi, l'emissione di gas è potente, stamattina abbiamo fatto il punto della situazione e abbiamo evidenziato come il gas sia emesso in 5mila tonnellate al giorno. Un parametro molto alto che misuriamo per capire l'energia rilasciata durante questa crisi. Il suolo continua a deformarsi di circa 1,5 cm al mese. La calma di questo periodo ha permesso il verificarsi di questo evento odierno. L'accelerazione è stata però limitata", fa sapere il direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'INGV Mauro Di Vito.
"Scuole evacuate? Bisogna continuare a fare prevenzione, come fatto negli ultimi mesi. Significa comportamenti corretti, segnalazioni di eventuali problematiche di danni agli edifici. Abbiamo evidenziato alcune frane da crollo per alcuni costoni, bisogna continuare con i controlli".
Nessun altro danno grave, ma attenzione resta alta
Nonostante la forza della scossa, al momento non risultano danni strutturali gravi né feriti. Tuttavia, le autorità hanno attivato immediatamente le procedure di monitoraggio e controllo degli edifici pubblici e privati. Tecnici e vigili del fuoco sono al lavoro per verificare eventuali criticità, soprattutto nei quartieri più vicini all’epicentro.
La popolazione è invitata a mantenere la calma e a seguire solo le comunicazioni ufficiali, evitando la diffusione di allarmismi. In situazioni come questa, la prevenzione e l’informazione corretta sono fondamentali per garantire la sicurezza di tutti.
Un richiamo alla fragilità del territorio
L’evento di oggi è l’ennesimo campanello d’allarme per un territorio, quello dei Campi Flegrei, che convive da sempre con la minaccia sismica e vulcanica. Una convivenza che richiede preparazione, consapevolezza e piani di emergenza costantemente aggiornati. La speranza è che tutto torni presto alla normalità, ma l’attenzione resta alta.