Sonda sovietica Kosmos 482 in caduta tra il 9 e l'11 maggio: ecco dove secondo le previsioni

Tra il 9 e l’11 maggio 2025 è atteso il rientro incontrollato nell’atmosfera terrestre del detrito spaziale Kosmos 482, una sonda sovietica lanciata nel 1972 e dal peso stimato di circa 500 chilogrammi. Il corpo è racchiuso in un resistente guscio di titanio, materiale che potrebbe impedirne la completa disintegrazione durante la fase di rientro, lasciando quindi aperta la possibilità che alcuni frammenti raggiungano la superficie terrestre.
Quando rientrerà Kosmos 482? Le stime degli esperti europei e internazionali
Secondo i dati dei Centri operativi europei per la sorveglianza e il tracciamento dello spazio (EU SST), l’impatto con l’atmosfera potrebbe avvenire sabato 10 maggio, intorno alle 6 del mattino (ora italiana), con un margine di errore di circa 13 ore.
Diverse sono però le stime, a causa dell’alta variabilità dei parametri orbitali. L’astrofisico olandese Marco Langbroek, basandosi sulle osservazioni della stazione SatTrackCam di Leida, ha indicato come orario probabile le 10 del mattino di sabato, con un’incertezza maggiore, fino a 20 ore.
Un’ulteriore previsione arriva dal centro di ricerca Aerospace.org, che individua la finestra di rientro tra le 6 e le 7 del mattino di sabato, con un margine di errore di 19 ore.
Dove potrebbe cadere Kosmos 482?
L’incertezza riguarda anche le regioni del globo potenzialmente interessate: il rientro del detrito potrebbe avvenire in una vasta area compresa tra i 52° di latitudine nord e sud, un intervallo che comprende gran parte delle terre emerse e degli oceani.
Le zone teoricamente a rischio sono molte:
- Europa centro-meridionale
- Stati Uniti
- America Latina
- Africa
- India e Cina
- Australia
Sebbene le previsioni si affineranno nelle ore immediatamente precedenti il rientro, il margine di incertezza resterà elevato fino all’ultimo momento.
Cosa sappiamo su Kosmos 482: un frammento della corsa allo spazio
Kosmos 482 fu lanciata il 31 marzo 1972 dall’allora Unione Sovietica, con l’obiettivo di raggiungere Venere. Tuttavia, un errore tecnico, legato al malfunzionamento di un timer, interruppe anticipatamente l’accensione di uno dei motori, impedendo così alla sonda di lasciare l’orbita terrestre. Da allora, il modulo è rimasto in orbita come detrito spaziale, seguendo un lento e costante decadimento orbitale.