Scoperti 40.000 asteroidi: l'Esa chiarisce il rischio reale per la Terra

Finora sono stati catalogati circa quarantamila asteroidi vicino alla Terra, ma solo un numero limitato, intorno ai duemila, potrebbe avvicinarsi pericolosamente al nostro pianeta nel prossimo secolo. La probabilità di un impatto rimane comunque estremamente bassa, sotto l’1%, poiché si tratta di corpi di dimensioni ridotte che difficilmente causerebbero danni rilevanti. L’attenzione degli astronomi si sta ora spostando sugli asteroidi di taglia intermedia, molto più complicati da individuare con i sistemi di monitoraggio attuali. La loro rilevazione tempestiva è cruciale per valutare eventuali rischi futuri.
Scoperti 40.000 asteroidi, i rischi di impatto con la Terra
Gli astronomi dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno annunciato la scoperta del 40.000esimo asteroide vicino alla Terra, evidenziando che circa 10.000 di questi corpi sono stati individuati solo negli ultimi tre anni grazie ai progressi nei telescopi e nelle tecniche di osservazione. Tra tutti gli asteroidi catalogati, quasi 2.000 presentano una probabilità diversa da zero di avvicinarsi al nostro pianeta nei prossimi anni. Tuttavia, la maggior parte di questi oggetti è di dimensioni molto ridotte, e le possibilità reali di un impatto significativo restano inferiori all’1%, secondo gli esperti.
Questi asteroidi sono definiti NEA (Near-Earth Asteroids), ossia “asteroidi vicini alla Terra”, e comprendono tutti quelli che orbitano entro 45 milioni di chilometri dalla nostra orbita. La loro sorveglianza è fondamentale per la difesa planetaria, perché anche piccoli spostamenti possono teoricamente rappresentare un rischio futuro. I NEA conosciuti variano dai pochi metri fino a qualche chilometro di diametro.
Ogni volta che i telescopi moderni ne rilevano uno nuovo, gli astronomi utilizzano software avanzati per calcolare la probabilità di un eventuale impatto con la Terra. Attualmente, pur essendo circa 2.000 gli asteroidi con rischio teorico, nessuno rappresenta un pericolo concreto per il Pianeta. Il rischio di danni aumenta con le dimensioni: gli asteroidi più grandi di un chilometro potrebbero causare effetti globali. La buona notizia è che questi grandi corpi sono più facili da individuare, e la comunità scientifica ritiene che la maggior parte sia già stata scoperta.
Cosa sono gli asteroidi vicino alla Terra e quali sono i più pericolosi
Gli asteroidi sono corpi rocciosi e metallici rimasti dalla formazione del Sistema Solare, circa quattro miliardi di anni fa. La maggior parte si trova nella fascia principale tra Marte e Giove, mentre quelli che orbitano entro 45 milioni di chilometri dalla Terra sono classificati come NEA (Near-Earth Asteroids). Dal primo asteroide di questo tipo scoperto, Eros, nel 1989, le tecnologie osservative sono cresciute rapidamente, permettendo di identificare migliaia di nuovi NEA. Tra il 2016 e oggi il loro numero è salito da 15.000 a 40.000, con circa 10.000 rilevati solo negli ultimi tre anni.
Oggi l’attenzione si concentra soprattutto sugli asteroidi di dimensioni intermedie, tra i 100 e i 300 metri, più difficili da osservare ma sufficientemente grandi da causare danni significativi in caso di impatto. Secondo l’ESA, finora è stato individuato solo il 30% di questi corpi. Nonostante la strada da percorrere sia ancora lunga, i progressi sono notevoli, grazie a telescopi sempre più avanzati.






