Una scoperta sorprendente su Marte: individuati due giganteschi blocchi geologici

Marte, il quarto pianeta del sistema solare continua a regalare sorprese. Questa settimana il rover Perseverance ha compiuto un'impresa insolita individuando due megablocchi lungo il bordo del cratere Jezero.
Marte, la nuova scoperta del rover Perseverance
Proseguono le operazioni di Perseverance sul pianeta Marte. Il rover marziano delle dimensioni di un'automobile, progettato per esplorare il cratere Jezero su Marte durante la sua attività di perlustrazione sul pianeta rosso ha abraso due rocce radicalmente diverse tra di loro nell'area di Vernodden lungo il bordo del cratere Jezero.
Durante l'esplorazione sono stati individuati due megablocchi composti da una varietà di antichi materiali crostali contenenti delel tracce importanti sulla storia geologica primordiale di Marte.
Il primo blocco "Peachflya" ha rivelato la presenza di minerali. Ciò significa che la roccia è una breccia formata da frammenti di materiali ancora più antichi frantumati, trasportati e cementati insieme, probabilmente durante un impatto nel lontano passato di Marte.
👀 What was Perseverance observing at 3 in the morning? Frames are captured ~30 sec apart.#Mars Sep. 24, 2025 - Sol 1634
— Daniel Pomarède (@DanielPomarede) September 24, 2025
Credits: NASA/JPL-Caltech/ASU pic.twitter.com/Z1kd2a1avn
Due megablocchi su Marte: importanti per la storia geologica primordiale del pianeta
A pochi metri di distanza, Perseverance ha individuato il secondo blocco denominato "Klorne". A differenza di Peachflya, questo megablocco racconta una storia differente presentando una superficie color verdastro con alcune macchie e scure e venature bianche. Questi colori sono indubbiamente frutto di una significativa alterazione chimica. La tonalità verde di Klorne è coerente con il minerale serpentino e ricorda l'abrasione del "Lago Serpentino" da parte di Perseverance.
Successivamente Perseverance esaminerà il megablocco "Monacofjellet", che si presenta ancora differente. Una cosa è certa: ognuno di questi antichi frammenti sono fondamentali per aiutare il team scientifico a ricostruire i complessi processi geologici che hanno plasmato Marte miliardi di anni fa.