Quanta elettricità consuma lo scaldabagno elettrico?

Quanto consuma uno scaldabagno elettrico e quanto incide sulla bolletta? Se da un lato rappresenta una soluzione ideale per l'acqua calda sanitaria, dall'altro può rappresentare un elemento in grado di far "lievitare" (anche di molto) i costi in bolletta. Ecco come calcolare i consumi e qualche consiglio per contenerli senza rinunciare al comfort.
Scaldabagno elettrico, quali fattori considerare
Per cercare di individuare i fattori che possono determinare un consumo eccessivo dello scaldabagno elettrico, è indispensabile capire come funziona questo apparecchio. Il suo funzionamento si basa su una resistenza interna che riscalda l'acqua, conservata a temperatura costante in un serbatoio coibentato.
Il consumo di energia varia in base a molteplici elementi, tra cui:
- la capacità del serbatoio: più alto è il volume d'acqua da riscaldare, maggiore sarà l'energia necessaria. Ad esempio, un modello da 80 litri, ideale per tre persone, consuma in media 1.400 kWh all'anno, mentre uno da 100 litri può superare i 1.800 kWh annui
- la potenza dell'apparecchio: gli scaldabagni con maggiore potenza riscaldano l'acqua più rapidamente, ma ciò si traduce in un maggiore consumo energetico
- la frequenza e le modalità di utilizzo: un uso intensivo, come docce calde frequenti o l'utilizzo prolungato di acqua calda, aumenta significativamente il consumo di energia
- la tipologia dello scaldabagno: i modelli istantanei, dovendo riscaldare l'acqua al momento della richiesta, necessitano di una potenza maggiore rispetto a quelli ad accumulo
Come calcolare il consumo dello scaldabagno elettrico
Per calcolare il consumo energetico effettivo del tuo scaldabagno, puoi utilizzare questa semplice formula: consumo energetico (kWh) = potenza (kW) x tempo di utilizzo (ore).
Prendiamo come esempio uno scaldabagno da 2,4 kW utilizzato per 4 ore al giorno: il suo consumo giornaliero sarà di 9,6 kWh (2,4 kW x 4 ore). Moltiplicando questo valore per i giorni di utilizzo mensili o annuali, si può calcolare con precisione il consumo totale e il relativo costo in bolletta.
Ovviamente la percentuale con cui l'apparecchio inciderà sulla bolletta sarà data dal costo dell'energia praticato dal proprio fornitore (che potrebbe anche prevedere agevolazioni in base alla fascia oraria) e all'efficienza dell'apparecchio. A questo proposito è importante tenere presente che gli scaldabagni a pompa di calore possono ridurre i consumi fino al 70% rispetto a quelli tradizionali.
Come ottimizzare i consumi dello scaldabagno elettrico
Per ridurre il consumo dello scaldabagno è possibile adottare alcuni accorgimenti:
- posizionarlo in un ambiente caldo e ben isolato, riducendo così la dispersione termica
- regolare la temperatura in base alla stagione: 40°C in estate e 50-60°C in inverno saranno perfetti per garantirsi il comfort ed evitare sprechi
- spegnerlo quando non è necessario, come durante le lunghe assenze da casa
- optare per modelli dotati di timer e funzionalità intelligenti: la programmazione dell'accensione e dello spegnimento automatico consente di limitare i consumi e di ottimizzare l'utilizzo dell'energia
- fare una manutenzione regolare: la rimozione del calcare e la verifica del corretto funzionamento della resistenza possono migliorare l'efficienza del dispositivo e ridurre gli sprechi energetici.