Quando spegnere i termosifoni? Il calendario 2025 diviso per zone climatiche

Come avviene per l'accensione, anche lo spegnimento dei radiatori prevede date diverse a seconda delle zone climatiche. Ma quando si devono spegnere i termosifoni in Italia? Ecco il calendario 2025.
Le zone climatiche italiane e quando spegnere termosifoni
Con la primavera alle porte, è tempo di prepararsi a spegnere il riscaldamento. Le date per la disattivazione dei termosifoni e degli altri sistemi di riscaldamento domestico variano in base alla zona climatica di residenza e sono stabilite dalla legge. È fondamentale conoscere il giorno esatto per evitare inconvenienti.
Non esiste infatti una data universale, ma scadenze diverse a seconda delle zone climatiche. Il DPR n. 412 del 1993 stabilisce infatti le date di accensione e spegnimento del riscaldamento in Italia, con l'obiettivo di ottimizzare il consumo energetico in base alle esigenze climatiche delle diverse zone.
Il territorio nazionale è suddiviso in 6 zone climatiche, classificate in base ai gradi-giorno: più alti sono questi valori, più lunga è la stagione di riscaldamento. Appare quindi evidente che, per individuare il termine ultimo per lo spegnimento dei radiatori, occorre conoscere in quale area climatica si trova la propria regione.
Quando si spegne il riscaldamento?
Le zone climatiche e le rispettive date entro le quali dovranno essere spenti i radiatori sono:
- Zona A: Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle - 15 marzo
- Zona B: Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo, Messina, Catania e Agrigento - 31 marzo
- Zona C: Imperia, Latina, Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto - 31 marzo
- Zona D: Province di Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Vibo Valentia e Viterbo - 15 aprile
- Zona E: Province di Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona e Vicenza - 15 aprile
- Zona F: Belluno, Cuneo e Trento - nessuna limitazione
Cosa rischia chi non rispetta le regole
La mancata osservanza delle normative sul riscaldamento può comportare sanzioni amministrative, che variano da 500 a 3.000 euro, in conformità con le direttive europee. Inoltre, il mancato rispetto delle regole condominiali o delle disposizioni comunali può portare a ulteriori sanzioni, con multe che, in caso di recidiva, possono raggiungere gli 800 euro.