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Cosa fare in caso di puntura di medusa? Ecco alcuni consigli utili

Niente panico, pulire la ferita in maniera adeguata e, se necessario, ricorrere a gel astringenti. Attenzione anche a ciò che non va fatto, come strofinare la ferita
2 Agosto 2022 - ore 07:10 Redatto da Redazione Meteo.it
2 Agosto 2022 - ore 07:10 Redatto da Redazione Meteo.it
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D’estate - magari mentre si è in vacanza - non c’è niente di meglio che fare un bel bagno in mare, ma mentre ci si diverte in acqua può capitare di essere punti da una medusa. Qualora dovesse accadere, è fondamentale anzitutto mantenere la calma e dirigersi senza fretta verso riva, per poi lavare con acqua di mare la parte colpita e rimuovere subito eventuali filamenti residui.

Nella maggior parte dei casi sono sufficienti queste e poche altre accortezze per risolvere il problema ed evitare complicazioni di qualunque genere. In altri casi, invece, la situazione potrebbe essere un po' più grave, con una sintomatologia più fastidiosa e la necessità di rivolgersi al medico o al pronto soccorso più vicino.

Ecco cosa fare (e non fare) dopo la puntura

Il fenomeno della puntura da medusa mentre si sta facendo il bagno in mare è in netta crescita negli ultimi anni, in parte anche a causa dei cambiamenti climatici e dell’aumento delle temperature delle acque del mare Mediterraneo.

Per chi fa il bagno in acque in cui sono presenti meduse, come prima cosa è bene sapere che non tutte le meduse sono pericolose per le persone: alcune, infatti, sono totalmente innocue o determinano sintomi lievi che regrediscono del tutto e in maniera autonoma nel giro di pochi giorni. In caso di puntura è bene ricordarsi solo di rispettare alcune semplici regole per favorire la guarigione ed evitare complicazioni. Oltre a non farsi prendere dal panico e pulire la ferita, in alcuni casi può essere utile utilizzare dei gel astringenti al cloruro d’alluminio, che agiscono asciugando le eventuali vescicole e bolle, riducendo allo stesso tempo la sudorazione e diminuendo il prurito.

È sbagliatissimo, invece, strofinare la ferita con sabbia o grattarsi con le mani (o altri strumenti= la zona irritata, facilitando la diffusione dell'infiammazione. Anche le creme al cortisone non sortiscono alcun beneficio, perché entrano in azione solo quando la reazione è già spontaneamente esaurita.

Una volta passata la fase acuta, è comunque consigliato evitare di esporre al sole per qualche giorno la zona del corpo colpita, per favorire la guarigione completa e ridurre il rischio di iper-pigmentazione. Infine, se si verificano delle complicazioni come difficoltà respiratoria, nausea, vomito, vertigini o altri sintomi gravi è il caso di chiamare tempestivamente il pronto soccorso per ricevere assistenza medica.

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