Meteo, almeno fino al 4 luglio caldo africano e afa: la tendenza
Le ultime proiezioni meteo non mostrano fino a venerdì 4 luglio novità di rilievo: primo protagonista assoluto sempre il caldo intenso e afoso e Italia un po’ divisa in due in termini di stabilità atmosferica che risulta diffusa al Centrosud, non altrettanto al Nord dove rimane il rischio di episodi temporaleschi. Sul fronte caldo rimangono inalterati quindi i disagi di questi giorni: notti sopra i 20 gradi, cosiddette “tropicali”, ma con diverse località che non scenderanno nemmeno dalla soglia dei 25; calura intensa e afosa durante il giorno quando le massime toccano diffusamente punte prossime ai 35 gradi e con locali picchi anche vicini alla soglia dei 40 gradi; temperature eccezionali in quota con lo zero termico che si mantiene sui 4400-5000 metri (sabato 28, di nuovo ritoccato il record assoluto della stazione di Plateau Rosa con massima salita fino ai 14.4 gradi).

Come detto al Centrosud sole quasi ovunque, cumuli pomeridiani che fanno fatica a svilupparsi anche attorno ai monti con annessi rovesci o temporali di calore davvero solo occasionali. Per il Nord sono queste le ultime indicazioni, affette comunque da marcata incertezza: mercoledì e giovedì i rovesci o temporali di calore dovrebbero risultare isolati e per lo più concentrati sulle zone montuose nelle ore più calde della giornata; poi venerdì un fronte instabile in transito sull’Europa centrale dovrebbe raggiungere l’arco alpino con rovesci o temporali più diffusi che poi tra sera e notte potrebbero coinvolgere anche le pianure del Nordovest e delle Venezie e la Liguria. Si tratta comunque di indicazioni che andranno verificate nei prossimi aggiornamenti.
Tendenza meteo: caldo africano protagonista ma nel weekend possibile afflusso di aria meno calda
Nelle Alpi venerdì avremo anche i primi cali termici significativi che potrebbero essere la prima avvisaglia per una fase calante dell’intensa ondata di calore che stiamo vivendo. Infatti tra il week-end del 5-6 e l’inizio della settimana successiva, l’anticiclone potrebbe gradualmente indebolirsi in favore di un flusso occidentale in quota sempre più basso di latitudine e quindi in avanzata verso l’area mediterranea e l’Italia.
In termini di nuvole e piogge l’evoluzione del tempo risulta molto incerta, anche se le fasi instabili risultano più probabili al Nord, possibili ma più saltuarie al Centro e scarse al Sud. Sul fronte della calura invece la massa d’aria sul nostro Paese dovrebbe divenire meno calda con le temperature in discesa verso valori sempre oltre la norma ma più vicine alle medie stagionali. Per stabilire se si tratterà solo di una attenuazione o una vera e propria interruzione dell’ondata di calore è comunque bene attendere aggiornamenti più affidabili.