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Pakistan: oltre 1.000 morti per le piogge monsoniche, la situazione | Foto e video

Emergenza umanitaria e sanitaria in Pakistan. Le piogge monsoniche, anche a causa del cambiamento climatico, hanno messo in ginocchio un terzo del Paese. Ci sono 33 milioni di sfollati e 700 mila case distrutte. La situazioni e le immagini
31 Agosto 2022 - ore 14:04 Redatto da Redazione Meteo.it
31 Agosto 2022 - ore 14:04 Redatto da Redazione Meteo.it
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Foto da Save The Children e Medici senza frontiere

Una vera e propria catastrofe. Ecco cosa sta succedendo,anche a causa dei cambiamenti climatici, in Pakistan dove si contano oltre 1.000 morti per le piogge monsoniche e 33 milioni di sfollati. Ecco tutti i dettagli sulla situazione.

Pakistan: la situazione dopo le piogge monsoniche

Cosa è accaduto in Pakistan per colpa delle piogge monsoniche? Un terzo del Paese è stato sommerso dalle inondazioni record provocate dalle piogge che hanno iniziato a colpire già da metà giugno.

Le piogge sono "senza precedenti negli ultimi 30 anni", ha sichiarato il premier Shehbaz Sharif durante la sua visita alle regioni settentrionali che sono state duramente colpite dalle precipitazioni. "Come un oceano, c'è acqua dappertutto". Alcuni funzionari, invece, hanno detto alla Bbc che almeno 700.000 case sono state distrutte.

La popolazione è stata duramente colpita. Oltre mille morti e 33 milioni di sfollati e milioni di persone in attesa di cibo, acqua potabile. I soccorritori sono tutt'ora all'opera, ma non è facile raggiungere tutti anche perché alcune comunità - anche tra quelle più colpite - risultano totalmente isolate.

Secondo Medici Senza Frontiere, in base ai racconti dei volontari sul campo, oltre all'emergenza umanitaria c'è per la popolazione anche una emergenza sanitaria in atto. Numerosi sono i casi di diarrea, infezioni delle vie respiratorie, ma anche malnutrizione e malattie della pelle.

Preoccupazione per i raccolti e le scorte di cibo

C'è poi preoccupazione per i raccolti e le scorte di cibo. A causa delle variazioni climatiche in Pakistan, infatti, non c'è stata una vera e propria primavera e si è passati dall'inverno all'estate in un batter di ciglia. Questo ha causato problemi per una germinazione efficace di molte delle colture che sono state piantate. All’improvviso i raccolti che stavano crescendo si sono ridotti ed è andata persa una buona fetta della resa probabile.

Le inondazioni hanno fatto il resto. Ciò che era stato raccolto e immagazzinato, è stato spazzato via e altri grossi depositi con varie scorte sono rimasti completamente isolati da settimane e non si sa in che stato siano.

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